Carosello risorge E gli spot vintage diventano multimediali

Dal 6 maggio ogni sera 210 secondi alle 21.10 su Raiuno Tre mini-storie alla volta, il volto nuovo della pubblicità
Di Cristiana Sparvoli

La pubblicità televisiva torna a dare a spettacolo su Rai 1. E quelli che, fino a 1977, dopo “Carosello” andavano tutti a nanna, adesso andranno a fare shopping. Dal 6 maggio nella rete ammiraglia Rai dalle 21.10 torna in onda, seppur completamente rinnovato nel linguaggio e destinato a viaggiare anche su diverse piattaforme, il popolare programma televisivo che per un ventennio (3 febbraio 1957 - 1º gennaio 1977) riuniva quotidianamente gli italiani davanti al televisore, per una decina di minuti, dopo il telegiornale della sera. Sketch comici, e non solo, interpretati dagli attori e cantanti più popolari dell’epoca che pilotavano, con eleganza e humor, i messaggi pubblicitari dell’Italia del boom e del primo “consumismo”.

Il vecchio format tanto amato dai telespettatori (l’80 per cento degli over 35 di oggi è favorevole a riproporlo) ha fatto la storia della pubblicità, favorendo il successo di tante aziende e marchi. E per rilanciare lo spot come forma d’arte, in un momento in cui gli inserzionisti tagliano i budget, la Sipra (concessionaria di pubblicità della Rai) mette in onda “Carosello reloaded”, riedizione molto riveduta del programma “vintage”: uno spazio di 210 secondi tutti i giorni su Rai 1 in prima serata dalle 21.10. Dal 6 maggio parte una fase sperimentale che si protrae fino al 28 luglio, con un’impaginazione che si compone di tre storie in “pillole” (o extended spot, come dicono quelli della Sipra), che abbinano intrattenimento e messaggio pubblicitario. Ma non sarà un formato destinato solo al pubblico televisivo: “Carosello reloaded” sarà visibile anche sul web, Rai.tv e Rai.it, in streaming e in mobilità, così come su Rai Radio 1; in 510 sale cinematografiche negli spettacoli serali, sulle App. «Rappresenta una nuova e più evoluta forma di comunicazione nell’era del digitale multischermo e multipiattaforma, una intersezione tra pubblicità e contenuto editoriale», spiega Lorenza Lei, amministratore delegato di Sipra, che ieri ha presentato il contenuto del Carosello 2.0 a Milano, nella sede Rai di Corso Sempione e oggi replica a Roma, in viale Mazzini. Insomma, il “reloaded” deve captare l’attenzione di un consumatore bombardato di news digitali, social network e reality, molto meno ingenuo di quello degli anni ’60, che beveva il Cynar di Calindri e si sbiancava i denti con il Durban’s di Giorgia Moll. Linguaggio semplice e diretto, quello dell’era primordiale di Carosello, quanto altamente tecnologico sarà quello on air da maggio: «Grazie ad una app interattiva multimediale», dice Fabrizio Piscopo direttore generale di Sipra, «il progetto Carosello è anche smartdevices e la tecnologia secondscreen darà la possibilità alle aziende di creare un filo diretto con il consumatore». Intanto, per dare più visibilità all’operazione, verrà lanciato un concorso diretto a giovani talenti creativi, che premierà la miglior “mini-storia” ideata.E i “fan” di smartphone e tablet, scaricando una semplice app, potranno visionare approfondimenti multimediali ed interattivi, collegati a quanto va in onda in tivù. Ad esempio, si potrà interagire con lo spot, partecipare a giochi o promozioni, commentare il tutto nel proprio social network, segnalare agli amici il prodotto reclamizzato. La Sipra le definisce modalità di pubblicità virale. A ben vedere, è lo stesso effetto “contagio” di quando tutta l’Italia predigitale cantava, con Marisa Del Frate, «quel motivetto che mi piace tanto e che fa Du-du-Dufour».

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