Caso Ambrosini, il giudice si riserva la decisione

Il professor Guido Ambrosini
Il professor Guido Ambrosini
 Davanti al giudice del lavoro padovano Francesco Perrone fumata nera, ieri, per la causa intentata in via urgente (in base all'articolo 700 del codice di procedura civile) dal professor Guido Ambrosini in seguito all'allontanamento e sospensione dal Centro di fisiopatologia della riproduzione umana della Clinica ginecologica.
 C'era attesa per la sentenza. Tuttavia il giudice si è riservato la decisione che potrebbe essere depositata in cancelleria nei prossimi giorni. Nel dicembre scorso il professor Ambrosini, docente nella facoltà di Medicina, si era rivolto alla magistratura del lavoro chiedendo di poter riprendere servizio e sollecitando un risarcimento da parte dell'Azienda ospedaliera di fronte a quel provvedimento «illegittimo». Urgente il ricorso, peraltro di fronte al rischio che la causa potesse essere risolta in tempi tutt'altro che ragionevoli. Un passo indietro: nella primavera dell'anno scorso il direttore della Clinica ginecologica Gianni Nardelli aveva scoperto che le prestazioni Fivet e Icsi (due tecniche di fecondazione assistita erogate nel Centro diretto da Ambrosini) erano state eseguite al costo del ticket, mentre avrebbero dovuto essere pagate rispettivamente 400 e 700 euro dalle pazienti. Appena informata, la direzione sanitaria avviò un'inchiesta interna accertando che tra il 2003 e il 2010 ben 900 utenti si erano sottoposte a quei trattamenti al prezzo del ticket con un mancato introito per l'Azienda di circa 500 mila euro. Nei confronti di Ambrosini, in qualità di responsabile del Centro, fu aperto un procedimento disciplinare per «gravissime mancanze ai doveri d'ufficio», concluso il provvedimento di sospensione. Da qui la querelle giudiziaria. Il medico aveva spiegato di non aver mai avuto alcuna responsabilità amministrativa e finanziaria: «Le mie mansioni sono legate esclusivamente a prestazioni di carattere medico-sanitario e riguardano l'organizzazione del lavoro nonché la distribuzione dei compiti all'interno del Centro». (c.g.)

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