Caso Fivet, indagati Nardelli e Laganara

Clinica ginecologica senza pace: nei guai il direttore e un medico
INDAGATI Da sinistra, Roberto Laganara e Gianni Nardelli
INDAGATI Da sinistra, Roberto Laganara e Gianni Nardelli
 Abuso d'ufficio e violenza privata. Sono le accuse che il pm Orietta Canova muove a Gianni Nardelli e Roberto Laganara, ovvero direttore e medico della Clinica Ginecologica di Padova. L'inchiesta nasce dalla denuncia di alcune pazienti assistite (una è poliziotta) dal penalista Antonio Vele con studio a Verona e Napoli. Ecco come si sono svolti i fatti secondo i racconti delle vittime.
 Tutto parte da Sosinformazioni.it: l'associazione accusa i medici di aver costretto alcune pazienti a firmare un documento che le obbligava a pagare, pena l'interruzione del trattamento di fecondazione assistita. Il caso Fivet è deflagrato lo scorso mese di maggio: per anni nel Centro di Fisiopatologia della riproduzione umana è stata disattesa una circolare della direzione sanitaria che imponeva il pagamento di due tecniche di fecondazione medicalmente assistita: 700 euro per Icsi, 400 per Fivet.  Le due prestazioni venivano erogate al costo di un ticket, 36 euro. Scoperto l'errore, la direzione generale è corsa ai ripari: ha allontanato il responsabile del centro, Guido Ambrosini, e ha disposto il recupero del mancato introito (300 mila euro) chiedendo il conto alle donne che si sono sottoposte alla procreazione assistita in Clinica ginecologica. Quando l'errore in merito al pagamento della prestazione è venuto a galla c'erano diverse pazienti in cura. A loro sarebbe stato per detto per l'appunto che o pagavano la cifra giusta (e molto più alta) o il trattamento veniva interrotto. Nelle loro denunce sostengono di essere state costrette a pagare immediatamente, pena l'interruzione della fecondazione assistita. Anche se ovviamente quando avevano chiesto informazioni sul costo del trattamento le era stato risposto che era sufficiente pagare il ticket. Ora sono in corso accertamenti investigativi al fine di identificare gli autori dei reati di appropriazione indebita e abuso d'ufficio in capo all'Azienda Ospedaliera di Padova. Bisognerà quindi attendere ulteriori sviluppi.

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