Cassetta postale in testa al padre Due anni e 4 mesi
curtarolo. È stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione Mirel Xhurxhi, 26enne di origine albanese, che aveva lanciato contro il padre 56enne una cassetta postale pesante quasi 5 chili. L’aggressione era avvenuta davanti all’abitazione di famiglia a Pieve di Curtarolo in via Monte Ortigara il 6 settembre 2018. Il giovane (difeso dall’avvocato Andrea Frank) era stato arrestato per tentato omicidio poi la contestazione è stata alleggerita in lesioni gravissime, minacce e danneggiamento (gli ultimi due reati commessi anche nei confronti della madre). La sentenza è stata pronunciata dal gup padovano Margherita Brunello al termine di un rito abbreviato che prevede, per legge, lo sconto di un terzo della pena. Il pubblico ministero Andrea Girlando aveva chiesto tre anni. Il papà del giovane non si è costituito parte civile, anche se il figlio aveva pagato un piccolo risarcimento al genitore.
Quel giorno di settembre Mirel, come tante altre volte, si era presentato a casa dei suoi per reclamare soldi. I genitori non gli avevano aperto il cancello e lui aveva preso a calci il portone. Stanco delle sue grida il padre era uscito invitando il figlio ad allontanarsi. È stato a quel punto che Mirel aveva reagito staccando la cassetta postale e lanciandola addosso al genitore oltre a gridare minacce anche contro la madre. L’uomo era stato centrato, finendo a terra svenuto con una frattura cranica; il giovane aveva urlato: «Vado pure in carcere, però sappiate che quando esco vi uccido».
Il padre prima era stato trasferito nell’ospedale di Cittadella, poi a Padova in seguito all’aggravamento delle condizioni. Qui si era reso necessario un delicato intervento chirurgico alla testa. Subito dopo l’episodio Mirel era stato notato da una pattuglia (che ignorava l’accaduto) mentre barcollava sulla strada a petto nudo con una mano avvolta in una maglia zeppa di sangue: il giovane aveva raccontato di essere stato aggredito dal papà. —
CRI.GEN.
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