Cede un gancio, tragedia sfiorata alla ditta Arneg

CAMPO SAN MARTINO. Si è sfiorata la tragedia ieri mattina nel reparto “vetrine” della Arneg, quando uno dei 10 pesantissimi ganci che sostengono la linea automatizzata aerea dove scorrono i banchi frigo in fase di lavorazione pre-imballaggio si è staccato, piombando vicino alla postazione di un lavoratore. L’uomo si è salvato grazie al suo collega manovratore, che si era accorto che il gancio si stava staccando e lo aveva fatto allontanare. Lo schianto al suolo del “martire”, così vengono chiamati i ganci, è stato fortissimo ed è stato avvertito nei vari reparti facendo accorrere gli operai. Immediata la protesta delle maestranze, che si sono riunite in assemblea fino a mezzogiorno per attendere la decisione dei delegati, tornando al lavoro solo alle 13 dopo aver ricevuto assicurazioni che il macchinario non tornerà in funzione prima di una severa revisione.
Preoccupazione anche da parte della proprietà, che ha convocato la ditta costruttrice della linea. È stato allertato lo Spisal dell’Usl 15 Alta Padovana, che ha imposto il blocco della linea completa, dove lavorano una quarantina di operai, fino alla sistemazione di tutte le problematiche, e avrà l’ultima parola sulla sua riattivazione. È infatti il quinto episodio, il più grave, che succede in un anno di funzionamento di quella che è ritenuta una linea-gioiello della tecnica, fra le poche se non la sola automatizzata in uso nel settore della produzione dei banchi frigo industriali. Si tratta di un banco che corre longitudinalmente ad altezza d’uomo, permettendo una lavorazione favorevole all’operaio perché a portata di braccia. Il banco corre su delle rotaie ed è sostenuto da 10 ganci chiamati martiri, posizionati a 3 metri di altezza.
Ogni martire ha un proprio motore ed è collegato a una centralina computerizzata. La linea in questione è stata progettata dalla stessa Arneg e realizzata da una nota ditta emiliana. Stavolta però si tratterebbe di un difetto di costruzione, a differenza degli episodi precedenti, quando cadevano i banchi per un problema di tenuta strutturale del banco frigo. «Chi ha più il coraggio di lavorare su quella linea?» dicono le Rsu «Vogliamo tutte le garanzie a tutela dei lavoratori».
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