Centro commerciale a Ponte San Nicolò

Quindicimila metri quadrati edificabili e 78 mila metri quadrati di pertinenza: sono le cifre dell’area commerciale di proprietà della Coop Adriatica che sorgerà a Ponte San Nicolò, in località capoluogo. Ancora non è ufficiale cosa verrà ricavato in questo terreno che sorge a ridosso dell’autostrada, in prossimità della strada provinciale dell’Olmo, tra via Pertini e via Trieste, a pochi passi dalla zona industriale di Padova. «Al momento», fa sapere Vittorio Morisco dell’ufficio stampa della Coop Adriatica, «ci sono diverse soluzioni allo studio per quest’area. Non è ancora stato scelto il progetto. Valuteremo cosa fare, ad oggi non c’è nulla di definitivo». Secondo alcune ipotesi in circolazione, potrebbero sorgere attività commerciali di medie dimensioni, alimentari e non, come supermercati o ipermercati. Scettico il consigliere leghista Marco Schiavon: «La presenza di grosse realtà come questa nel nostro territorio renderebbe impossibile sopravvivere ai piccoli commercianti ».
La destinazione del terreno, acquisito dalla Coop nel 2002, è stata modificata nel 2005 nel Piano regolatore da agricola a commerciale, con il vincolo di 15 mila metri quadrati edificabili e 60 mila metri quadrati di pertinenza. Dopo anni di calma, la scorsa settimana in Consiglio comunale è stata approvata una variante che modifica la viabilità di accesso all’area. Una modifica richiesta alla Coop, per evitare possibili futuri ingorghi del traffico, dalla Provincia di Padova.
«Abbiamo previsto», spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Martino Schiavon, «un cavalcavia di una sola corsia, per consentire l’accesso a piani sfalsati dell’area: non si verranno dunque a creare interferenze tra le due viabilità, quella provinciale e quella privata. I costi per la realizzazione dell’opera saranno a totale carico della Coop Adriatica». Con la variante, in Consiglio, però, sono stati aumentati anche i metri quadrati di pertinenza dell’area, che passano dai 60 mila del 2005 agli attuali 78 mila. Questo, secondo l’assessore Schiavon, «alla luce delle modifiche di viabilità che hanno ridotto l’area di pertinenza originale».
L’accordo del 2005, per la trasformazione urbanistica dell’area, ai margini del territorio comunale e ai confini con Padova e Legnaro, prevedeva la compensazione al Comune di una cifra pari a 900 mila euro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








