Cercava soldi nelle raccomandate e poi le gettava: licenziata

PADOVA. Non resisteva e quando alcune lettere o pacchi che la incuriosivano le passavano tra le mani, lei li apriva, guardava cosa contenevano, si metteva in tasca qualcosa. A volte le richiudeva, altre gettava tutto nel cestino. E i poveri destinatari potevano attendere nella buca delle lettere... Ora Cosetta Lombardo, 49 anni, rodigina di nascita ma residente in via Segantini è imputata di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza. Da quanto accertato dal pm Maria D’Arpa ha aperto e manomesso tante lettere e raccomandate, quasi 800 dal gennaio al 13 settembre 2013. Per farlo era in un posto assolutamente strategico, dove passa l’intera corrispondenza della provincia padovana, ossia al Centro di Meccanizzazione delle Poste, in zona industriale. Cosetta Lombardo era addetta allo smistamento della posta registrata e dunque incaricata di un pubblico servizio.
Poste Italiane spa si è mossa prima della giustizia ordinaria e il 16 gennaio 2014 ha licenziato la sua dipendente infedele. D’altronde l’azienda dopo decine di denunce giunte da cittadini e raccolte dalla Polizia postale e delle Comunicazioni, aveva provveduto il 27 e il 28 luglio 2013 al montaggio di un impianto di video monitoraggio (ovviamente autorizzato dalla procura). Le telecamere, ben otto, seppur “invisibili” hanno filmato la sua postazione registrando tutto il suo lavoro dal 20 agosto al 13 settembre: in 23 giorni ha manomesso, aperto e spiato 483 lettere raccomandate.
La violazione della corrispondenza avveniva nel turno notturno, dalle 22.30 alle 6. Un turno pesante visto l’orario che aveva richiesto lei stessa. Una posizione professionale che ricopriva dal gennaio 2012 visto che in precedenza era impiegata al reparto “manuale lettere”, alla postazione “ripartizione mazzetti”. Le telecamere hanno filmato anche dei furti di alcune lettere. Tra le denunce dei destinatari della corrispondenza c’erano della lamentele che le lettere, partite regolarmente dal mittente, arrivavano vuote o senza parte del contenuto. Tutte erano passate per il Cmp. Era stato anche accertato grazie ad altre 9 querele per furto di corrispondenza che 25 raccomandate erano state aperte e buttate in un cestinodel Cmp.
Curioso l’episodio del 6 settembre. Cosetta Lombardo individua un plico voluminoso, lo apre usando un cutter che tiene sempre in tasca e infila un oggetto contenuto, un utensile in tasca. Poi, la mezzanotte è passata da tre minuti, richiude il pacco e lo smista. Una ulteriore prova che è lei far sparire lettere e pacchi la sia ha durante un suo periodo di ferie una decina di giorni prima di Ferragosto sempre del 2013: in quel periodo non sparisce nessuna lettera e nemmeno viene aperta.
Il processo, aperto ieri davanti al tribunale collegiale è stato rinviato al prossimo 15 maggio. La donna proverà a difendersi dalle accuse che le vengono mosse.
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