Che fine ha fatto Carlo Mancuso con il Coronavirus? "Bevo cocktail in terrazza"
Imprenditore, uomo della notte, volto noto della movida padovana: "Non mi perdo d'animo. Tornerò"

PADOVA. Carlo Mancuso, 60 anni, viveur, animale notturno, pilastro della movida cittadina, che fine ha fatto con il coronavirus?
"Scusi il casino, sto tritando in ghiaccio per il mio cocktail sul terrazzo: vodka, succo di albicocca e ghiaccio. Uno spettacolo".
Da solo o in compagnia?
"Da solo, ovviamente. Se tutto va bene ci roviniamo, ma in modo perfetto".
Ma chi è nella vita di tutti i giorni Carlo Mancuso?
"Sono un imprenditore, lavoro nell'ambito dei call center, dell'informatica, delle energie rinnovabili.Ho una trentina di collaboratori. Poi organizzo eventi. Nel 2000 mi inventai il locale E'Vita a Padova. Da me vennero a cena Vasco, Simona Ventura, Bettarini".
E dopo E'Vita?
"Io sono un uomo della notte, collaboro con vari locali. Ho creato lo Shabby chic alle Tegnue a Sottomarina. Va fortissimo, non vedo l'ora di ripartire".
Sposato o single?
"Felicemente sposato per 25 anni. Sono padre e anche nonno. Ma ora sono single. Il mio unico amore è giallo".
Cioè?
"La mia Porsche Speedster turbo look del 1998. E' l'unica gialla al mondo".
Qual è la giornata tipo di Carlo Mancuso con la quarantena?
"Faccio lavatrici, stiro, pulisco. Mi sveglio al mattino, vado in azienda per controllare la posta e dare il mangime ai pesci. Porto la spesa ai miei genitori e torno a casa. Mi metto a prendere il sole in terrazzo fino alle 16.30 e poi mangio".
Quindi basta aperitivi?
"Scherza? Alle 19 mi faccio i miei drink vodka e albicocca, poi salgo in camera e guardo Netflix. Verso le 2 mi sveglio, mi metto a guardare Facebook e Instagram e verso le 4 riprendo sonno. Sveglia alle 7 e si riprende come il giorno prima".
Soffre?
"Ma no, soffrire è esagerato. Certo mi manca la vita di prima perché sono un uomo della notte. Ma non mi perdo d'animo: tornerò".
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