Chiude la IN.CO di Rubano, 230 lavoratori rischiano il posto

L'azienda tessile del Gruppo Zegna ha proposto di riassorbire il personale negli stabilimenti di Parma, Biella e Novara. I sindacati: "Proposta strumentale, nessuno è disposto a spostarsi di 400 km per 1.100 euro"
L'interno della InCo di Rubano (foto archivio digitale della Ermenegildo Zegna)
L'interno della InCo di Rubano (foto archivio digitale della Ermenegildo Zegna)

RUBANO La IN.CO. di Sarmeola di Rubano, rischia la chiusura lasciando a casa 230 lavoratori. È questa la notizia che i sindacati hanno ricevuto dalla società del gruppo Ermenegildo Zegna ieri pomeriggio durante un incontro di routine. Un gioiello del tessile della provincia di Padova che dal 1996 produce capispalla, di alta e altissima gamma per i negozi a Marchio Zegna rischia dunque di scomparire.

«Da lunedì prossimo fino al 9 maggio ci è stato proposto di lavorare una sola giornata su 5 e farne altre 4 in cassa integrazione – spiega Levorato – da quella data, nel giro di poche settimane, è prevista la chiusura dello stabilimento. L’azienda è arrivata a proporre di riassorbire i lavoratori negli stabilimenti di Parma, Novara e Biella ma è una proposta strumentale: nessuno è disponibile a trasferirsi anche di 400 Km da casa per uno stipendio da 1100 euro».

In una nota l’azienda del Gruppo Ermenegildo Zegna (1,27 Miliardi di euro di fatturato nel 2013 in crescita dello 0,7% su un 2012 da record) conferma il periodo di Cig Ordinaria e prevede tavolo di confronto con i sindacati dopo il 9 maggio. «IN.CO, – si legge nella nota della società – avendo diverse posizioni aperte, pari a circa il numero degli addetti di Sarmeola, nelle altre sedi italiane della Società è interessata a capire la disponibilità volontaria all’eventuale trasferimento a parità di salario e qualifica, mettendo sul tavolo una serie di incentivi che vanno oltre quanto previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro».

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