Chiudono altri tre negozi ad Abano Terme: «Non si può andare avanti così, commercio in crisi»

ABANO TERME. Il 2021 si è aperto nel peggiore dei modi per il commercio termale. Erano purtroppo attesi i primi effetti sulle attività della crisi economica determinata dal Covid-19 e puntualmente si sono concretizzati.
In questi giorni tre attività hanno chiuso i battenti, una quarta l’ha fatto per raggiunti limiti d’età, senza pensarci molto nel proseguire. Girando per Abano si notano le chiusure di Ago Style (abbigliamento), in isola pedonale, della pizzeria per asporto Easy Pizza e del negozio Animal World di viale delle Terme. A fine anno ha chiuso la sua attività anche il salone Gabirose di via Matteotti, nel quartiere San Lorenzo, ma la titolare Elisa Stradiotto lascia per godersi la pensione. Una pensione che diventa ancora più sospirata, data la crisi economica che ha intaccato anche i settori dell’estetica e i parrucchieri.
IN SALVO
Ha retto un anno di fronte alla crisi da Covid-19, ma negli ultimi giorni ha deciso di dire basta Diego Cordellina, titolare della pizzeria al trancio Easy Pizza: «Oggettivamente non ci sono più le condizioni per andare avanti», spiega.
«Già gli ultimi anni sono stati difficili, ora la situazione è diventata ancora più drammatica e difficile. Il 2020 è stato chiuso in forte perdita. A primavera non abbiamo lavorato per il lockdown, in autunno sono arrivate le zone colorate e limitazioni d’orario e quindi la misura è diventata colma. Meglio chiudere e mettersi in salvo prima di perdere ulteriori soldi. Se a questo poi si aggiunge che Abano non offre eventi e intrattenimento, la decisione era inevitabile».
Sulla stessa lunghezza d’onda è Nadiya Polyulyakh, titolare del vicino negozio Animal World: «L’emergenza sanitaria ed economica Covid-19 ha toccato anche il mio settore. Si sono venduti meno oggetti e alimentari per animali e poi è praticamente stata azzerata la toelettatura, sulla quale si puntava molto, per molto tempo vietata dai decreti. Meglio quindi mollare la presa e pensare ad altro».
È SOLO L’INIZIO
Quanto sta accadendo in questi giorni pare essere solo l’inizio di una situazione destinata purtroppo ad evolversi a causa delle scarse disponibilità economiche di molti potenziali clienti. «In questo ultimo periodo natalizio abbiamo visto crollare gli affari del 90%», spiega il presidente mandamentale di Ascom Abano, Claudio Lazzarini.
«Da fine ottobre, da quando la pandemia è tornata a farsi sentire con forza, è stato un crollo verticale. E in questo ultimo periodo natalizio gli affari si sono azzerati. Abbiamo dovuto tenere chiuso per molti giorni con pochissimi turisti. Se tutto va bene si riprende l’attività con forza solamente da marzo. Possiamo impostare un bilancio finale dell’anno: i nostri commercianti hanno chiuso mediamente con un –70% di fatturato rispetto al 2019. È quindi ancora più importante che i proprietari dei negozi concedano ancora sconti del 50% sugli affitti e che arrivino ristori dal Governo in base alle perdite reali di fatturato». —
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