Chiusura In.Co, l'azienda: incentivi a chi si trasferirà

SARMEOLA. In un incontro con i rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento IN.CO di Sarmeola di Rubano e delle Organizzazioni sindacali territoriali, l’ingegner Claudio Ronco, Responsabile della Supply Chain della Divisione Abbigliamento del Gruppo Ermenegildo Zegna, a cui fa capo la società, ha illustrato le motivazioni che confermano la necessità di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) per 4 giorni alla settimana fino al 9 maggio prossimo, già concordata con le organizzazioni sindacali all’inizio di febbraio 2015.
"I cambiamenti intervenuti nel modo di vestire maschile, sempre meno formale, in mercati strategici, come quelli, in particolare, cinese e russo, hanno trovato ulteriore conferma nell’ultima campagna vendite, conclusasi la prima settimana di marzo 2015, con cali degli ordinativi di capospalla non prevedibili in tale portata, riguardanti la stagione Autunno/Inverno per consegne Luglio/Agosto. A Sarmeola, dove si producono capospalla, componente essenziale dell’abbigliamento formale, nella continua speranza di un’inversione del trend che però non c’è stata, negli ultimi anni sono state prese varie misure per salvaguardare i livelli di occupazione (cassa integrazione, contratti di solidarietà ecc.). La produzione si è assestata oggi sui 120 capospalla al giorno, contro il minimo richiesto di 300 capi/giorno necessari per arrivare a un accettabile livello di efficienza industriale".
"IN.CO sta valutando diverse opzioni riguardanti lo stabilimento di Sarmeola. Al termine di questa verifica, sovrapponibile al periodo di Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria che terminerà il 9 di maggio, si aprirà un tavolo di confronto con le Organizzazioni sindacali. IN.CO, consapevole delle difficoltà che ogni decisione aziendale comporterà per i lavoratori, avendo diverse posizioni aperte, pari a circa il numero degli addetti di Sarmeola, nelle altre sedi italiane della Società (Novara, Parma e Biella), che producono accessori e abbigliamento, è interessata a capire la disponibilità volontaria all’eventuale trasferimento, a parità di salario e qualifica, mettendo sul tavolo, nel confronto con le Organizzazioni Sindacali, una serie di incentivi, per chi è disponibile, che vanno oltre quanto previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro".
"Per rispondere alle sfide imposte dai cambiamenti in atto e rafforzare la sua leadership globale, il Gruppo Zegna, con importanti investimenti in Italia, sta completando una strategica riorganizzazione industriale. A San Pietro Mosezzo (Novara) è stato realizzato il moderno polo produttivo italiano per l’abbigliamento formale del Gruppo, con un investimento di circa 20 milioni di euro. A regime, il nuovo sito potrà occupare sino a 600 persone, con l’assunzione di oltre 200 addetti. A questo si aggiunge la creazione di 3 poli che producono prodotti informali (il primo, outerwear e abbigliamento in pelle e il secondo, scarpe e accessori in pelle, a Parma e il terzo, maglieria, a Verrone-Biella). Poli che si aggiungono a quello storico del tessile di Trivero" .
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