«Ciao Mariangela, donna coraggiosa»

ROMA. Folla alla Chiesa degli Artisti a Roma, tanti volti del cinema e del teatro italiano e tanta gente comune, per i funerali di Mariangela Melato. Un applauso ha salutato l’entrata e l’uscita dalla chiesa della bara, su cui era appoggiata una corona di rose candide. Si sono stretti intorno all’amore di una vita, Renzo Arbore, e alla famiglia dell’attrice (dalla sorella Anna ai nipoti) Francesco Rosi, Ettore Scola, Giancarlo Giannini, Walter Veltroni, Gianni Letta, Lina Wertmuller, Gigi Proietti, Ursula Andress, Ugo Pagliai, Paola Gassman, Gianni Boncompagni, Giuliana De Sio, Paolo Villaggio, Lina Sastri, Elena Sofia Ricci, che ha anche letto uno dei brani del Vangelo, e tanti altri. Marisa Lauritoha aiutato Arbore, vivamente provato e in lacrime, a passare tra la folla.
«È finito solo il primo atto, si è chiuso il sipario ma la vita di Mariangela continua» ha detto don Walter Insero nella sua omelia. «Il suo viaggio è stato in punta di piedi, lei è già nel palcoscenico dell’eternità».
Il discorso di Emma Bonino, in ricordo della Melato - l’attrice stessa aveva chiesto di essere ricordata da lei -non è stato letto in chiesa ma sulla Piazza alla fine del funerale: «Sono onorata che abbia chiesto a me di ricordarla» ha esordito la vice presidente del Senato, che ha anche sottolineato, nonostante non abbiano avuto frequentazioni assidue, di averla avuto a fianco «determinata e vitale in alcune sfide radicali apparentemente impossibili. Più erano difficili più lei c’era perché era convinta che il mondo può essere cambiato, e che qualcuno lo deve tentare». E ha concluso: «Mi rimarrà dentro come una donna autenticamente coraggiosa se per coraggio non si intende non avere paure ma saper governare le proprie fragilità e paure, per farne forza e consapevolezza collettiva. Mariangela Melato, antidiva regina del palcoscenico, anticonformista per autenticità e non per moda, appassionata cittadina italiana, ci mancherai, ciao Mariangela».
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