Cinema & sport, le bellissime 2012

di Manuela Pivato
«The Cal», il Calendario Pirelli, come dire che tutto il resto è robetta. Arriva, spopola, attizza e per i prossimi dodici mesi metterà a confronto (duro confronto) le natiche e i seni delle donne più belle del mondo. Nude e crude, come le ha volute il fotografo Mario Sorrenti sullo sfondo del mare della Corsica. Poteva anche essere Fregene che per Kate Moss, Milla Jovovich, Lara Stone, Natasha Poly, Isabeli Fontana, Margharet Madè e le altre sarebbe stato lo stesso visto che sabbia e onde alla fin fine si sono rivelate ininfluenti.
Quello che conta per «The Cal» è farsi desiderare più degli altri, sapendo che nessuna attesa è vana quando finisce. Come ogni anno, l’attesa finisce sempre ai primi di dicembre quando il Pirelli entra finalmente nelle case di un numero limitato di signori che però non hai mai raccontato dove lo mettono. In cucina fa camionista, in salotto fa cafone, presumibilmente quindi Kate e Milla finiranno in 4 mila bagni selezionati tra profumi francesi e asciugamani di lino. L’importante è esserci. Come, è un altro discorso.
Per evitare l’effetto macelleria con un tot di carne per pagina, i calendari di dicembre fanno sempre una certa fatica ad avvicinarsi a qualcosa di pseudoartistico. Spiega Sorrenti: «Ho posto i corpi a diretto contatto con la natura, che li accoglie come fossero un suo prolungamento contro il materialismo estetico e alla venalità che hanno corrotto moda, musica e cinema». Non è chiaro di che cosa siano il prolungamento le gambe di Kate Moss però fa niente.
Gli altri calendari fanno meno sofismi, basta che le signore respirino attraverso due polmoni così. Dev’essere per questo e nient’altro che For Men Magazine ha scelto Cecilia Capriotti per il suo 2013, così come ha fatto Maxim con Belen Rodriguez e Natasha Adam, Playboy con Francesca Fioretti e Lindsay Lohan, il calendario delle sciatrici austriache con l’olimpionica Usa Julia Mancuso e Campari con Milla Jovovich, protagonista assoluta di un calendario che si intitola «It’s the end of the word, baby». Calma. Se davvero come annuncia la profezia Maya la fine del mondo arriverà entro il 21 dicembre del 2012 meglio dare e avere il meglio.
Le francesi, in questo senso, saranno avvantaggiate. Nei loro uffici (a casa meglio di no) potranno tenere appeso al muro il calendario «Dieux du Stade» con i rugbisti del parigino Stade Francais. Uomini praticamente nudi alla meta e, si dice, senza ombra di ritocco. Non come le bellissime di «The Cal» che, per stessa ammissione di Sorrenti, sono state aiutate dal photoshop per eliminare qua una smagliatura, là una cicatrice, qua e là un sospetto di cellulite (però poca poca).
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