Cinquant’anni di musica in una sera L’Arena si accende per McCartney

Il 25 giugno a Verona l’unica data italiana (solo tre in Europa) del suo tour “Out There!”: la scaletta è un prodigio che passa dai Beatles alla carriera da solista, ai Wings. Tutto esaurito, attesa alle stelle
Di Michele Bugliari
Paul McCartney On The Run tour
Paul McCartney On The Run tour

VERONA. Il leggendario Paul McCartney si prepara a cantare in un’Arena di Verona da sold-out le magiche canzoni dei Beatles: l’appuntamento è per il 25 giugno, alle 21. È l’unica data italiana di “Out There!”, un tour che comprende solo altri due appuntamenti europei (a Varsavia il 22 giugno e a Vienna il 27), visto che la maggior parte dei concerti interesseranno gli Stati Uniti e il Canada. I 13 mila biglietti del concerto veronese sono andati bruciati nei primi 10 giorni di prevendita a partire dalla fine di marzo nonostante i prezzi fossero adeguati all’importanza dell’evento (poltronissima gold: 200 euro, poltrona numerata: 170 euro, tribuna numerata: 150 euro e gradinata non numerata: 60 euro).

Con il nuovo tour, McCartney in tre ore di esibizione avrà modo di pescare a piene mani dal repertorio beatlesiano (compreso tra il 1962 e il 1970), quello da solista (dal 1970 al 1971 e dal 1980 ai giorni nostri) e da leader dei Wings (dal 1971 al 1980). Sarà accompagnato da quella che è la sua fantastica band ormai da dieci anni: Paul “Wix” Wickens alle tastiere, Brian Ray al basso, Rusty Anderson alla chitarra e Abe Laboriel Jr alla batteria.

Il baronetto di Liverpool con il suo nuovo tour ha scelto di suonare in luoghi in cui non si era mai esibito in precedenza. In particolare, ci ha tenuto ad avere la possibilità di tenere un concerto all’Arena per la valenza storica della struttura e per la sua splendida acustica. Nel Veneto, Paul McCartney è già stato protagonista di una memorabile esibizione in piazza San Marco a Venezia, datata 1976. Per il resto l’artista ha suonato diverse volte nel nostro Paese, l’ultima volta due anni fa a Bologna e a Milano. Non dimentichiamo poi che l’Italia è stata attraversata dal ciclone The Beatles nel lontano 1965 con le tappe di Milano, Roma e Bologna.

L’appuntamento rappresenta non solo l’evento musicale dell’anno ma anche un momento di grande musica destinato a rimanere negli annali, vista l’importanza del suo protagonista che con i Beatles e da solo ha scritto, cantato e suonato le pagine più importanti della storia della musica pop.

Paul McCartney in coppia con John Lennon ha firmato la maggior parte delle canzoni dei Fab Four anche se molti di questi brani poi sono stati attribuiti singolarmente all’uno o all’altro. Tra le canzoni scritte solo da McCartney ci sono capolavori, come “Yesterday” (la canzone più passata dalle radio di tutto il mondo e più interpretata da altri artisti), “Penny Lane”, “Hey Jude”, “Let it be” e l’archetipo dell’hard rock “Helter Skelter”. I Beatles, Paul McCartney, John Lennon, George Harrison e Ringo Starr (Richard Starkey) in soli otto anni di carriera discografica rappresentarono un fenomeno unico e irripetibile nella storia della musica pop. Nei loro dischi c’è la summa di tutto quello che la musica leggera ha prodotto prima, durante e dopo il periodo dei Fab Four. I baronetti di Liverpool infatti non si sono limitati a inventare una musica che non c’era ma hanno anche fondato le basi per tutto quello che è venuto dopo di loro, compreso il rock progressive, l’hard rock e i trip psichedelici dei Pink Floyd.

McCartney poi è stato l’unico degli ex Beatles che dopo i Fab Four è riuscito a mantenere alta negli anni la qualità musicale e non solo nel pop ma anche nelle sperimentazioni con l’elettronica (sotto lo pseudonimo The Fireman) e con la musica colta contemporanea. L’artista nella sua lunga carriera si è imposto non solo per le sue incredibili doti di compositore ma anche di cantante, bassista e polistrumentista.

Per il concerto del 25 giugno in Arena è atteso pubblico da tutta Italia ma anche dai Paesi vicini: un’occasione speciale per ascoltare dal vivo, e in uno scenario particolarmente splendente, un mito della musica che ha attraversato due secoli.

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