Cinque intossicati a Sant’Elena per le esalazioni della stufa a pellet

Sono stati portati negli ospedali di Padova e Schiavonia, ricoverate pure due adolescenti. Sono intervenuti i vigili del fuoco e diverse ambulanze

La casa dove abita la famiglia a Sant'Elena (foto Zangirolami)
La casa dove abita la famiglia a Sant'Elena (foto Zangirolami)

Cinque persone intossicate da monossido di carbonio per il malfunzionamento di una stufa a pellet. È accaduto nella notte tra martedì e mercoledì verso l’una in una abitazione di Sant’Elena, in via Andolfo Gaspare, 10.

Si tratta di una famiglia marocchina composta da mamma e papà e dai figli di 24 e 21 anni e altre due figlie adolescenti che sono state ricoverate nel reparto di Pediatria all’azienda ospedaliera di Padova e trattate in camera iperbarica.

Il padre e il figlio maggiore sono stati curati in pronto soccorso a Schiavonia e sottoposti ad ossigenoterapia e quindi dimessi. In condizioni meno gravi l’altro figlio, curato in area verde sempre al Madre Teresa visto che stava dormendo in un altro piano dell’abitazione, dove il fumo è arrivato leggermente.

Mercoledì sera erano stati tutti dimessi. Da quanto è emerso dal sopralluogo dei vigili del fuoco del distaccamento di Este l’incidente potrebbe essere accaduto a seguito ad una installazione non a regola d’arte della stufa a pellet: i fumi dello scarico hanno invaso i locali.

È stata la mamma, che si era alzata per bere dell’acqua ad accorgersi che al piano terra, dove stava dormendo, l’aria era diventata irrespirabile. Ha quindi portato al sicuro all’esterno i figli e chiamato l’ambulanza. Per lei non è stato necessario nessun trattamento sanitario. I vigili del fuoco hanno verificato con la strumentazione l’eventuale presenza di monossido di carbonio, ma i locali, sia al piano terreno che al primo piano erano stati subito areati e quindi non è stata rilevata sostanza inquinante.

Una tragedia sfiorata quella accaduto nella vecchia casa rurale di via Gaspare, in aperta campagna, poco distante dal confine con Solesino. La famiglia straniera, che abita in quella casa da un paio d’anni, aveva installato la stufa a pellet oltre alla caldaia a gas, per cercare di ridurre i consumi per il riscaldamento.

Ora la stufa è stata chiusa, in attesa di ulteriori accertamenti tecnici. L’altra notte l’arrivo dei mezzi di soccorso ha svegliato di soprassalto i vicini di casa che si sono allarmati per quanto successo e hanno vissuto con apprensione quanto successo. Fortunatamente non ci sono state conseguenze peggiori, determinante il risveglio della mamma che si è accorta di quello che stava succedendo salvando i famigliari

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