Città veneta della Cultura, ecco la candidatura di Monselice

Dopo quelle di Este e di Noventa Padovana inserita nella Riviera del Brenta, l’annuncio  della cittadina della Rocca
Giada Zandonà
Il mastio Federiciano di Monselice
Il mastio Federiciano di Monselice

MONSELICE

La cittadina della Rocca si candida ufficialmente a diventare “Città veneta della Cultura 2023”. Dopo la candidatura di Este di qualche settimana fa, e dopo quella della Riviera del Brenta che vede in lizza Noventa Padovana, anche Monselice prova ad essere inserita nel prestigioso “albo d’oro” del Veneto, di cui per la provincia di Padova fa già parte la città murata di Cittadella.

Un obiettivo molto ambizioso, in cui però crede fermamente, con requisiti culturali alla mano, l’amministrazione comunale di Giorgia Bedin. Dal 2021 la Regione del Veneto assegna annualmente ad una città il riconoscimento e un contributo di 100 mila euro con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale, la promozione turistica, la crescita sociale ed economica e la conservazione dell’identità, attraverso i progetti presentati nel bando.

Il programma proposto dalla cittadina della Rocca porta il nome di “Passato remoto futuro prossimo” e si articola in più capitoli: «Le attività si sviluppano intorno al tema di Federico II, in cui da sempre si riconosce la più autentica vocazione della città», spiega l’assessore alla cultura Andrea Parolo. «Gli obiettivi: collegare il passato al futuro e viceversa, nell’ottica di valorizzare e promuovere il patrimonio materiale ed immateriale legato all’importante storia della città e nel contempo di farsi portavoce di nuovi processi culturali, architettonici e sociali».

Il logo del progetto, legato a Federico II, sarà la guida per le azioni: «Si tratta di otto aree tematiche che, in sinergia, andranno a comporre una rete e un calendario di attività culturali e sociali» continua Parolo «tra cui la partecipazione di grandi storici e l’organizzazione di appuntamenti musicali e medioevali, come la notte di fuoco, il piatto di Federico II, la gara sulla cucina ai tempi dell’Imperatore, l’organizzazione di una mostra tematica permanente a lui dedicata e un musical che lo vedrà protagonista. Eventi di grande spessore in cui la rievocazione storica si alterna all’intrattenimento».

La stessa attenzione sarà data anche alla valorizzazione dei pellegrinaggi, dato che Monselice è in un crocevia di ben quattro cammini della fede e non a caso ha partecipato qualche giorno fa alla fiera “Koinè” di Vicenza dedicata anche al turismo religioso. 

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