Scontro in Provincia, Cittadella vota contro il bilancio: «Sull’Alta padovana zero investimenti»

Toni accesi sull’approvazione del bilancio provinciale: il sindaco Pierobon denuncia l’assenza di risorse per il Cittadellese, mentre Baraldo punta il dito su Roma. Critiche arrivano anche da Borgo Veneto e Albignasego sulla distribuzione dei fondi

Silvia Bergamin
Guerra sui fondi stradali nell'Alta padovana
Guerra sui fondi stradali nell'Alta padovana

Cittadella vota contro il bilancio della Provincia, il sindaco Luca Pierobon tuona contro il delegato alla viabilità Stefano Baraldo: «Non ci sono investimenti per il Cittadellese e il potenziamento della Valsugana non è pervenuto. Sono rimasto l’unico a difendere l’Alta».

E Baraldo scarica su Roma: «Ci dicano una buona volta se la 47 diventerà statale». Toni aspri durante l’assemblea dei primi cittadini svoltasi mercoledì per discutere il bilancio dell’ente provinciale. Tanta ruggine in casa Lega, quasi a dimostrare che è già archiviata la luna di miele interna legata alle elezioni regionali.

I mal di pancia non ci sono solo nell’Alta: il sindaco Michele Sigolotto di Borgo Veneto e l’assessora Valentina Luise di Albignasego, entrambi di Fratelli d’Italia, hanno criticato la distribuzione delle risorse. Monselice e Pontelongo si sono astenuti.

«A fronte di un totale di 20 milioni di euro previsti per il 2026, solo 900 mila euro sono destinati alla Bassa padovana», ha scandito Sigolotto. Luise ha invece lamentato «la mancata soluzione del problema del ponte della Fabbrica tra i Comuni di Abano Terme e Albignasego». I meloniani, del resto, sono all’opposizione a Palazzo Santo Stefano – con Luigi Sabatino e Matteo Cavatton – e quindi il pressing era fisiologico. Mentre a essere duro è stato soprattutto Pierobon, che non si è fatto ammorbidire dalla disciplina di partito.

Impossibile girarci intorno: il casus belli è legato in particolar modo ai nodi della sp 47 Valsugana. La provinciale – di cui da anni si annuncia il passaggio a competenza statale con Anas – è al centro di un costante impegno da parte degli amministratore leghisti. Baraldo ha difeso il lavoro svolto ricordando come fosse già stato avviato un percorso condiviso con i sindaci del territorio e con la vicepresidente regionale e assessora alle infrastrutture Elisa De Berti, pure lei leghista e tuttora titolare della delega nella nuova giunta regionale guidata da Alberto Stefani. Un percorso finalizzato allo studio delle criticità dell’arteria.

Nel corso del dibattito sono stati anche ricordati i 4 milioni di euro stanziati per il rifacimento del ponte di Curtarolo. Ha detto la sua pure il vicepresidente leghista della Provincia, Daniele Canella, che in coro con Baraldo ha insistito: «Pur condividendo la logica di un trasferimento della Valsugana alla competenza statale, agli atti non risulta alcuna richiesta formale in tal senso e, di conseguenza, nessun passo ufficiale è mai stato compiuto».

Un cortocircuito non banale, considerato che in prima linea per il passaggio ad Anas della 47 c’è il sottosegretario Massimo Bitonci, pronto a entrare a Palazzo Balbi con Stefani. La pratica si sta perdendo nei meandri dei palazzi romani per carenza di risorse?

Pierobon dopo la riunione ha marcato – non senza amarezza – il concetto: «All’assemblea erano presenti solo 33 sindaci su un totale di 101, ma il bilancio è passato. A parte pochissime eccezioni, mancava tutta l’Alta. Io ho voluto esserci per dare il mio parere sul bilancio, che non è vincolante, e che ieri il consiglio provinciale ha approvato. Con la mia presenza ho voluto sottolineare la mancanza di risorse sulla Valsugana, ed è inutile che la Provincia continui a dire che finché non arrivano risposte dal Governo non si possono fare investimenti sulla 47».

Numeri desolanti: «Dal 2020 al 2024 Cittadella ha versato 2,5 milioni di euro alla Provincia e ha ricevuto in cambio zero interventi, a parte qualche asfaltatura». La città murata isolata? «Purtroppo mi sono reso conto di essere rimasto l’unico a difendere l’Alta padovana», la chiosa di Pierobon. —

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova