Un regista padovano firma la produzione del più grande festival dell’Arabia Saudita
Alessandro Martello ha curato anche la direzione artistica della festa: l’evento celebra l’Al Qadsiah Fc, una delle squadre di calcio del Paese

C’è un pezzo di Padova dietro a uno degli eventi sportivi e culturali più imponenti mai realizzati nel Medio Oriente. A firmare la regia e la direzione creativa dello spettacolo di apertura dell’Al Qadsiah Festival, andato in scena il 13 e 14 dicembre ad Al Khobar, in Arabia Saudita, è stato infatti Alessandro Martello, regista e art director padovano con una lunga esperienza internazionale. Il festival ha richiamato 150 mila spettatori in due serate, affermandosi come uno degli appuntamenti di punta della stagione saudita.
L’evento celebra l’Al Qadsiah Fc, una delle squadre storiche del calcio saudita e oggi tra i club più ambiziosi della Saudi Pro League, il campionato che sta catalizzando l’attenzione globale grazie a investimenti record. Un club noto anche in Italia per l’arrivo dell’attaccante della Nazionale Mateo Retegui, affiancato da campioni come Nacho, ex difensore del Real Madrid.
Accanto alla prima squadra maschile, l’Al Qadsiah conta una formazione femminile di livello e una grande accademia giovanile che coinvolge oltre 3 mila ragazzi dai 5 ai 18 anni in più di 20 discipline sportive. Il momento più atteso è stato lo show inaugurale di 30 minuti, un concentrato di tecnologia e spettacolo che ha trasformato lo stadio in un’enorme scenografia immersiva.
In scena oltre 100 performer, mentre il cielo è stato animato da duemila droni sincronizzati e 14 mila effetti pirotecnici, accompagnati da laser, effetti speciali e contenuti video tridimensionali. La scenografia comprendeva tremila metri quadrati di schermi led, alcuni alti fino a 20 metri, dando vita a uno spettacolo senza precedenti nella regione. A coordinare la macchina organizzativa è stato proprio Martello, alla guida di un team creativo internazionale composto da oltre 30 professionisti, tra registi di palco, light designer, sound designer e scenografi, affiancati da 150 tecnici specializzati e circa 700 operai impegnati nell’allestimento.
Il budget ha superato i 10 milioni di dollari, a testimonianza dell’ambizione del festival di consolidarsi come una delle principali celebrazioni sportive e comunitarie del Medio Oriente. Alla serata inaugurale hanno preso parte anche più di 300 ospiti d’onore provenienti da tutta la regione del Golfo Persico. «Dirigere lo spettacolo di apertura dell’Al Qadsiah Festival è stato un onore e una sfida straordinaria», commenta Martello. «È un evento che va oltre lo sport, parla ai giovani e trasmette valori universali. Portare la mia esperienza in Arabia Saudita ha significato costruire un ponte tra culture diverse attraverso il linguaggio dello spettacolo». Nato a Padova, Martello ha iniziato giovanissimo nel teatro, diplomandosi all’Accademia del Teatro Stabile del Veneto. —
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