Cittadella – Pro Patria finisce a reti bianche, domina la paura di perdere

Cercasi Cittadella: nemmeno contro un’avversaria volenterosa ma nulla più è riuscita a incidere in attacco. Quello granata è il peggiore del campionato e nemmeno affrontare la difesa più battuta è servito a sbloccarsi

Cittadella - Pro Patria finisce 0 a 0
Cittadella - Pro Patria finisce 0 a 0

L’unica a vincere è la paura. Quella che attanaglia sia il Cittadella che la Pro Patria, terzultima e penultima della classifica del Girone A (davanti alla sola Triestina, alle prese col suo -20), squadre in crisi di gioco e risultati che al Tombolato si spartiscono la posta in palio.

E se ai punti avrebbe vinto la formazione di casa, che se non altro interrompe la serie di quattro sconfitte di fila, resta il fatto che nemmeno contro un’avversaria volenterosa ma nulla più è riuscita a incidere in attacco. Quello granata è il peggiore del campionato e nemmeno affrontare la difesa più battuta è servito a sbloccarsi.

L’impressione è che il Citta si sia animato troppo tardi, dopo una gara in cui c’è stato poco movimento senza palla e solo qualche fiammata. Un fatto torna ciclicamente: quando ci si trova in emorragia, per tamponarla sotto le mura si ricorre alla difesa a tre.

Lo aveva fatto Gorini dopo le otto sconfitte consecutive della stagione 2023-2024, lo ha rifatto Dal Canto per raddrizzare la disastrosa scorsa stagione. E ora lo fa pure Iori, che rivoluziona la formazione cambiando sei uomini rispetto al ko col Lumezzane, ma soprattutto rinnegando per la prima volta il 4-2-3-1 (a volte corretto in un 4-4-2) sempre visto sin qui, con Pavan, Redolfi e Gatti tutti assieme davanti a Zanellati, lo scontato debutto di Amatucci dal primo minuto e il giovane Ihnatov sulla trequarti con Bunino, dietro a Diaw, stavolta preferito a Castelli.

I padovani non partono nemmeno troppo male e creano un paio di occasioni con gli inserimenti di Ihnatov (ma Rovida blocca con i piedi) e Bunino (che reclama il rigore dopo aver portato troppo palla), poi la prima tegola, col doppio infortunio di Pavan e Casolari, rimpiazzati da Salvi e Barberis a metà primo tempo.

E la frazione si spegne lì, perché i minuti successivi si trascinano a ritmi lenti, tra poco movimento senza palla, appoggi sbagliati da ambo le parti e le emozioni ridotte a zero.

Si riparte con gli stessi ventidue e la prima parata vera di Rovida, che respinge in corner una sassata di Rizza, dopo che Barberis, su punizione morbida dal limite aveva sfiorato il palo. I ritmi restano blandi, ma le occasioni sono tutte del Citta, che, quasi per inerzia, va più volte vicino al gol. E la sveglia suona troppo tardi, con i padroni di casa che cambiano passo solo dopo l’ingresso di Gaddini.

Potrebbero sbloccarla Castelli, ma Rovida si supera sulla sua incornata da corner, lo stesso Gaddini, che si accentra ma non trova la porta, e De Zen, che, favorito da un rimpallo, cincischia prima di concludere. Resta un punticino, e intanto facciamocelo bastare.

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