Stroncata dal male a 48 anni: l’anno scorso morì la sorella
Profondo cordoglio a Polverara per la scomparsa di Elena Grinzato, 48 anni, morta dopo una malattia aggressiva. Il sindaco: «La conoscevo sin dall’asilo: era mite, buona, sempre dedita agli altri»

La comunità di Polverara vive ore di profondo cordoglio per la scomparsa di Elena Grinzato, 48 anni, avvenuta giovedì dopo una malattia breve ma aggressiva. Un dolore che inevitabilmente si intreccia con quello, ancora vivo, per la morte della sorella Roberta, scomparsa il 14 agosto dello scorso anno.
Due giovani donne, due sorelle unite nella vita e accomunate da un destino duro, che in appena un anno ha segnato profondamente una famiglia già provata, anche dalla recente perdita della nonna Fedora.
Elena era molto conosciuta a Polverara, dove viveva, e a Conselve, dove per anni aveva lavorato come cassiera al centro commerciale Lando. La famiglia Grinzato è da sempre profondamente legata al territorio: il padre, insieme allo zio, gestisce da anni un’attività agricola terzista che opera in tutto il paese, rendendo il cognome noto e stimato nella comunità. Persona mite e discreta, dotata di grande gentilezza, Elena aveva scelto di lasciare il lavoro quando la malattia di Roberta si era aggravata, per starle accanto fino all’ultimo.
Dopo la sua scomparsa si era dedicata con amore ai due nipoti piccoli, ai quali era particolarmente unita. La malattia che l’ha colpita a giugno si è mostrata da subito molto avanzata. Elena ha scelto di affrontarla nella sua casa, circondata dai genitori Mirella Giunco e Graziano e dal fratello Simone, sostenuta dalle cure palliative garantite dal personale sanitario dell’ospedale di Piove di Sacco. Alla squadra medica la famiglia rivolge un ringraziamento sincero per la vicinanza umana e la professionalità dimostrate.
Commosso il ricordo dello zio Paolo Martin, che ne tratteggia la profondità d’animo: «Elena ha affrontato la malattia con una dignità straordinaria. Ha vissuto ogni giorno con silenziosa abnegazione, mantenendo quella sua naturale riservatezza che la portava a non voler pesare su nessuno. Anche nel dolore più duro ha saputo conservare un sorriso e affrontare la malattia con una dignità non comune».
Molto vicino alla famiglia, in questi mesi, è stato anche don Francesco Dal Sasso, vicario parrocchiale, che ha accompagnato Elena e i suoi cari con discrezione e presenza costante: «I parrocchiani stanno mostrando grande affetto e partecipazione, segno del bene che Elena ha seminato e del dolore collettivo che la sua perdita porta con sé».
Numerosissimi i messaggi di cordoglio giunti in queste ore che ricordano il suo sorriso, la bontà e quella semplicità naturale che l’aveva resa una persona amata e rispettata. Anche il sindaco Simone Coccato ha voluto lasciare un pensiero personale: «Elena era una persona mite, buona e riservata. L’ho conosciuta fin dai tempi dell’asilo dalle suore, poi alle elementari e alle medie. Abbiamo condiviso molti anni di vita comunitaria, dalla parrocchia ai campi scuola e conservo il ricordo di una ragazza sempre gentile e disponibile». Ancora: «Aveva deciso lasciare il lavoro per stare accanto alla sorella e questo è un gesto che racconta molto del suo carattere: Elena era profondamente dedita agli altri e la sua bontà era evidente a chiunque la conoscesse».
Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale e la parrocchia avevano già rimandato l’accensione dell’albero di Natale — evento rinviato dopo la morte prematura di Maurizio Andreotti — e la scelta è stata nuovamente confermata come segno di rispetto e vicinanza alla famiglia Grinzato. I funerali di Elena saranno celebrati questa mattina alle 10 nella chiesa di Polverara. —
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