Clandestini nel casolare cadente

Scatta l'indagine per favoreggiamento dell'immigrazione
IL MAGISTRATO. Sergio Dini
IL MAGISTRATO. Sergio Dini
 
SANT'ANGELO.
Il viavai di giovani magrebini era continuo in quella casa fatiscente al civico 186 di via San Polo a Sant'Angelo di Piove. Quanto basta per insospettire i carabinieri che, lo scorso marzo, misero a segno un blitz. Andato a segno: l'immobile era stato trasformato in un vero e proprio dormitorio per nordafricani arrivati nel nostro paese senza alcun permesso di soggiorno, costretti a pagare cifre tra i 200 e i 350 euro al mese per affittare un semplice posto-letto.  Ora Sergio Sturaro, 55 anni, e Pietro Lazzarin, 70, i proprietari, sono finiti nel registro degli indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Ma non basta. Su richiesta del pubblico ministero padovano Sergio Dini, che coordina l'inchiesta, il gip Vincenzo Sgubbi ha firmato un'ordinanza di sequestro preventivo dell'immobile come prevede la normativa per questo specifico reato. Sequestro che, in caso di condanna o di eventuale patteggiamento, si trasformerà nella confisca ovvero nella perdita del bene a vantaggio dello Stato. Al momento dell'irruzione nell'abitazione, i militari si sono trovati di fronte a uno spettacolo desolante: per tutti e sette gli occupanti, soltanto una misera branda con un materasso in uno spazio ristretto, sporco e cadente. La stanza da bagno - se così si può definire - cadeva a pezzi. Drammatiche anche le condizioni della cucina.  Insomma la struttura era stata trasformata in un dormitorio affollato di migranti che, frequentemente, lasciavano il posto ad altri. Unico comune denominatore la provenienza, il Nord Africa.  Intanto si avvia verso la conclusione l'indagine su Catterina Longhini, 78enne residente a Padova, definita «la nonna degli affitti in nero» e accusata di evasione fiscale e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Nei suoi 9 appartamenti, distribuiti in tre palazzine all'Arcella in via Ansuino da Forlì 58/B, in via don Orione 6 e in via Paisiello 9/bis, «ospitava» immigrati clandestini dai quali reclamava il canone di locazione in contanti. Per ogni posto letto - in case senza acqua corrente, luce e gas - l'anziana pretendeva 100 euro al mese.

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