Tre furti da fine luglio alla Clc di Carmignano, bottino da 50 mila euro
Luciana Bertoncello, amministratrice della società e già sindaca di Fontaniva: «La prima volta sono entrati a fine luglio», spiega, «e oltre a trapani e smerigliatrici hanno preso persino le cuffiette di un nostro dipendente. Sommando i vari episodi arriviamo a 45-50 mila euro»

Tre furti in poco più di un mese hanno messo nel mirino la Clc di Carmignano di Brenta, azienda storica con settant’anni di attività specializzata nella produzione di vasche per vino e acqua in cemento. I ladri hanno portato via attrezzatura per circa 50 mila euro, senza risparmiare nemmeno oggetti personali e bottiglie di vino pregiato.
Fondata nel 1955 da Giuseppe Paquin, a raccontare i colpi è Luciana Bertoncello, amministratrice della società insieme al cognato e già sindaca di Fontaniva dal 1995 al 2004. «La prima volta sono entrati a fine luglio», spiega, «e oltre a trapani e smerigliatrici hanno preso persino le cuffiette di un nostro dipendente. Con l’app di tracciamento risultano ancora accese in provincia di Vicenza».
I successivi tentativi non hanno dato tregua. «La seconda volta hanno provato a forzare il capannone senza riuscirci, ma tra sabato notte e domenica scorsa hanno colpito di nuovo, scardinando il portone sul retro. Nonostante fosse molto pesante, sono riusciti a entrare e hanno portato via ancora attrezzi da lavoro, dalle levigatrici agli aspirapolvere».
La refurtiva non si è fermata agli strumenti indispensabili per i cantieri. «Hanno rovistato persino nel nostro furgoncino, prendendo i vestiti di ricambio dei dipendenti e quattro bottiglie di Monte del Frà, un vino che ci era stato regalato da un cliente. Perfino la macchinetta del caffè è stata svuotata delle monetine. Un accanimento che lascia sconcertati».
Un danno economico rilevante, ma anche operativo: senza quelle attrezzature la produzione si blocca. «Il problema è che la mattina successiva i dipendenti non possono lavorare. Alcuni strumenti li ricompriamo in fretta, altri, come le carotatrici, sono difficili da reperire. Questo amplifica il danno, che non è solo economico ma anche produttivo».
La Clc conta una quarantina di dipendenti e non è un’azienda qualsiasi. Da Carmignano ha realizzato cantine in cemento armato su misura per nomi di prestigio internazionali. «L’anno scorso abbiamo lavorato per la cantina di Louis Vuitton in Francia e per Clarins. Sono progetti speciali, su disegno degli architetti, in un settore che affascina e dà soddisfazione. È un bel mondo, quello del vino, e noi siamo contenti di farne parte», sottolinea Bertoncello.
Proprio per sostenere la crescita, la società sta progettando un nuovo capannone. Ora però la preoccupazione principale resta la sicurezza. «Non abbiamo mai avuto problemi con nessuno. Tranne che con i ladri, che sembrano essersi affezionati a noi. Entrano sempre dalla parte nord, verso la statale, dove confiniamo con campi agricoli. Rubano le attrezzature di finitura, quelle più facili da rivendere. Le nostre vasche in cemento, pesantissime, non hanno mercato».
Le denunce sono già state presentate ai carabinieri, ma l’amarezza resta. «Il primo colpo ha causato danni per 20-25 mila euro, l’ultimo altri 18 mila. Sommando i vari episodi arriviamo a 45-50 mila euro. Una bella botta per un’azienda come la nostra. Ma il peggio è che, senza gli strumenti, non possiamo lavorare. Ed è quello che ci fa più arrabbiare».
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