Cna dice no a Musk: «Starlink mette a rischio la sicurezza»
Gli artigiani di Padova e Rovigo spingono sulla banda ultralarga per sostenere l’innovazione: «Ancora molto da fare ma affidarsi ad aziende extra Ue non è la soluzione. Musk, se vuole, partecipi a una gara pubblica come tutti»

Gli artigiani di Padova e Rovigo sono sensibili a nuove tecnologie e connettività, strategiche per il successo: secondo una recente rilevazione di Cna Padova e Rovigo sui propri iscritti, l’82% degli intervistati nel primo semestre del 2024 ha investito in innovazione.
Ma per sfruttare al meglio questi strumenti una connessione performativa diventa strategica: non quella di Musk, però.
L’INDAGINE
Il 54% dice di aver investito in tecnologie e il 28% in formazione. Tra chi è pronto a investire, il target principale sono i sistemi robotizzati e l’automazione industriale, seguiti dai sensori nei macchinari per la raccolta di dati, dagli strumenti digitali per la gestione della produzione e dai software per la progettazione.
Si tratta di elementi tecnologici propedeutici a un ingresso massiccio dell’intelligenza artificiale in azienda, tecnologia che 2 artigiani su 3 valuta positiva (il 44%, perché ottimizza la produzione) o molto positiva (il 21% perché migliora l’efficienza e la qualità dei prodotti).
Sebbene ci sia ancora molto da fare, a partire proprio dalle aree bianche – dove è necessario un intervento pubblico per la posa della fibra ottica necessaria per una connessione almeno da 100 Mbps – il piano della Regione e del ministero dello Sviluppo Economico vede 448 progetti definitivi approvati sui 579 comuni interessati con tecnologia Ftth – fiber to the home – ad almeno 100 Mbps, di cui 447 con cantieri aperti; 373 interventi ultimati; 327 Comuni con certificato di collaudo emesso; 106 Comuni con solo intervento con tecnologia Fwa – fixed wireless access – ad almeno 30 Mbps, di cui 105 in fase di realizzazione e 25 Comuni ad alta copertura non oggetto di intervento del Piano aree bianche. Secondo i dati Istat, il 55,3% delle imprese del Veneto, come a Padova e Rovigo, può contare su una connessione in banda ultralarga a performance elevate. Percentuale che arriva al 90,4% se si considerano anche le connessioni fino a 30 Mbps.
AVANTI SENZA MUSK
«Completare il piano di copertura in fibra ottica è fondamentale per lo sviluppo delle nostre imprese e dei servizi», spiega Matteo Rettore, segretario della Cna di Padova e Rovigo, «con tutte le difficoltà del caso, quindi, l’infrastrutturazione del territorio sta procedendo e non siamo convinti che l’intervento di una tecnologia satellitare come quella della Starlink di Elon Musk, possa portare più vantaggi che svantaggi al sistema».
Ancora più netto il no di Cédric Boniolo, presidente del Terziario avanzato di Cna di Padova e Rovigo: «Per prima cosa c’è un tema di sovranità digitale: usare Starlink significa mettere dati, aziende e persone nelle mani di data center che possono non risiedere in Ue e questo potrebbe configurare un problema di sicurezza in termini di concorrenza, proprietà intellettuale, valore del dato del cliente e delle imprese. Questioni che sono dirimenti tanto più per il nostro sistema economico, la cui competitività si regge spesso su competenze e know how molto elevati. Inoltre, quando noi ci approcciamo a un bando pubblico ci dobbiamo dotare di una serie di documenti: se vuole partecipi a una gara. A quanto pare invece la partita tra Starlink e il Governo sembra esulare da tutto ciò, prefigurando una corsia preferenziale che non si spiega». —
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