Codevigo, muore fra le stoppie bruciate. Trovato semicarbonizzato

La scoperta del corpo Pasquale Compagnin, forse colpito da un malore mentre cercava di fermare il fuoco appiccato in un campo di granoturco appena trebbiato, è stata fatta dal fratello, corso a cercarlo perché non rispondeva al telefono
MALAMAN REC FOTO PASQUALE COMPAGNIN PIOVE DI SACCO
MALAMAN REC FOTO PASQUALE COMPAGNIN PIOVE DI SACCO

CODEVIGO. Anziano muore tra le fiamme nei campi vicino a casa. Probabilmente in seguito a un malore. A ritrovare il cadavere parzialmente carbonizzato, è stato il fratello che, preoccupato dal fatto di non riuscire a rintracciarlo al telefono, si era precipitato sul posto a cercarlo, con l’angoscia nel cuore.

Pasquale Compagnin, pensionato di 69 anni, ieri ha trovato la morte tra le fiamme dell’incendio appiccato alle canne di un campo di granoturco appena trebbiato. Il fatto è accaduto intorno a mezzogiorno, in via Cavaizza, nella frazione di Rosara, nelle campagne comprese tra il fiume Brenta e la Romea.Se a dare fuoco alle sterpaglie sia stato lo stesso Compagnin per il momento non è certo. Quello che è evidente è che l’anziano non è successivamente riuscito a contenere l’incendio. Compagnin si era prodigato per evitare danni, probabilmente è stato colto da malore in seguito al fumo e alla concitazione.

Sarà difficile anche stabilire la causa effettiva del decesso, visto che il corpo dell’uomo è stato rinvenuto parzialmente carbonizzato. L’ipotesi più plausibile, appunto, è che l’anziano sia stato colto da un malore o sia rimasto soffocato a causa del fumo dell’incendio.

Una volta caduto a terra sarebbe stato raggiunto dalle fiamme. Ad accorgersi dell’incendio che aveva attaccato i campi confinanti sono stati i vicini di casa, la famiglia Toffanello. Preoccupati, i Toffanello, hanno chiamato i soccorsi e si sono messi in contatto con il fratello di Pasquale, che abita poco lontano.

Pietro Compagnin ha così iniziato a telefonare, prima al numero di casa poi al cellulare del fratello Pasquale che però non rispondeva. In preda all’ansia per la situazione, Pietro si è recato di corsa a casa del fratello, dove ha iniziato disperatamente la ricerca. Lo ha trovato disteso inerme poco distante, tra i campi, ormai privo di vita. Nel frattempo sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno domato l’incendio, l’elisoccorso e i carabinieri.

Pasquale Compagnin viveva da solo nella casa di famiglia. Vi era cresciuto con i genitori, poi scomparsi, e il fratello Pietro che una volta sposatosi si era trasferito. L’uomo era in pensione da pochi mesi, dopo un passato come meccanico in un officina per camion di Marghera. «Ero andato a trovarlo la sera prima» racconta scosso il fratello «dopo che era appena tornato da qualche giorno trascorso in montagna. Era sereno. Eravamo molto legati, mi mancherà tanto».

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