Coldplay, un magico rock
Apertura tricolore con Cremonini che «cancella» Liam Gallagher

Un momento dello splendido concerto dei Coldplay, ieri sera a San Giuliano. Grande spettacolo, magìe stilistiche e tanti inediti
VENEZIA.
I Coldplay emozionano, incantano e illuminano i 20mila della prima serata dell'Heineken Jammin' Festival. Il boato del pubblico con il pezzo di apertura, l'inedito «Hurts Like Heaven», accompagnato da una serie di fuochi d'artificio tricolori. Il Coldplay sono così partiti in quarta per poi proiettare il pubblico nel loro mondo fatto continue suggestioni e colori musicali. L'apoteosi con"Yellow», il loro primo grande successo, piazzato come terzo in scaletta, si continua con un altro evergreen, il fortunatissimo «In My Place». Il gruppo inglese si conferma forte anche nel live, non solo nell'heavy rotation radiofonica. Pubblico in visibilio per un'ora e mezza, nella quale sono stati proposti ben 5 inediti. Molti dei quali destinati ad essere inclusi nel nuovo album, oltre al pezzo d'apertura anche «Major Minus», «Us Against the World», «Cartoon Hearts-Charlie Brown». Gran finale con il nuovo singolo «Every Teardrop is a Waterfall». I Coldplay non lesinano in energia, tecnica e classe. Tra i pezzi più forti del gruppo dove militano Guy Berryman, Jonny Buckland, Chris Martin, e Will Champion anche «The Scientists» e la sinfonica «Viva la Vida»: il suo incessante ritmo, il crescendo e l'assoluta interpretazione di Martin l'hanno trasformata probabilmente nel momento più alto dell'esibizione di ieri sera. Archiviamo con questa perla il primo live di questa edizione molto «pop» e italianizzata dell'Heineken Jammin' Festival. E non è solo merito dei Negramaro e di Vasco Rossi, che saranno protagonisti oggi e domani. Prima dei Coldplay si è infatti esibito Cesare Cremonini. Agli antipodi rispetto all'immobile Liam Gallagher, che lo aveva preceduto, Cremonini ha tenuto il palco con maestria. Su e giù da una parte all'altra, sempre proiettato verso il pubblico, gesticolando con l'enfasi dei grandi interpreti e concedendosi anche momenti di raffinato intimismo jazz. E' il caso di «Figlio di un re» nel quale si piazza al pianoforte e mostra oltre alla sua ottima intonazione anche il buon gusto pianistico. Per il finale l'emiliano va sul sicuro e piazza il festoso successo dei Lunapop, «50 Special». Tenore diverso per i gruppi che si esibiranno quest'oggi, tutti caratterizzati da uno stile un pò più dark, se non altro nel look. Parliamo dei newyorkesi Interpol, degli ottimi Verdena, che con il loro ultimo album «Wow» portano avanti la tradizione del rock italiano, e dei Negramaro. Completano l'offerta di quest'oggi due proposte fuori dagli schemi, ma da tenere assolutamente d'occhio. In primis il rapper Fabri Fibra, uno che non le manda certo a dire e dal quale possiamo aspettarci di tutto. Degni di menzione anche gli inglesi Elbow, che con l'ultimo album hanno registrato un notevole successo.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova
Leggi anche
Video