Nasce a Galzignano il primo laboratorio di comunità dei Colli Euganei: agricoltura verticale e biofilia
Un ex edificio scolastico diventa punto di riferimento per il futuro delle comunità rurali dei Colli per promuovere l’agricoltura verticale e l’inclusione sociale per il futuro delle comunità rurali

Nasce a Galzignano il primo “Laboratorio di Comunità” dei Colli Euganei. Agricoltura verticale, biofilia e inclusione sociale per rispondere alla transizione demografica: questo e tanto altro sarà il nuovo centro che sorgerà nel Comune termale-collinare.
Un ex edificio scolastico diventa punto di riferimento per il futuro delle comunità rurali dei Colli. Il progetto, oltre al Comune di Galzignano coinvolgerà anche Arquà Petrarca, Cinto Euganeo e Battaglia.
Il luogo prescelto per far nascere questo nuovo polo sociale è l’ex scuola di via Fabio Filzi, oggi sede dell’Auser “A. Saggini Galzignano” Aps, stabile che versa in uno stato di evidente vetustà ma che si trova in un contesto urbano già fortemente riqualificato: la vicinanza alla Residenza al Parco, alla biblioteca comunale, alle scuole dell’infanzia e al Museo dei Colli Euganei ne fanno un punto strategico per dare forma a una nuova centralità comunitaria.
Grazie al finanziamento del Gal Patavino (200 mila euro) e a un cofinanziamento comunale di 50 mila euro, potrà partire la trasformazione dell’ex scuola in un centro polifunzionale composto da tre ampie aule, due depositi e un grande atrio.
Questi spazi saranno destinati ad accogliere iniziative innovative che uniscono la tradizione agricola alle sfide del futuro: in particolare, il progetto prevede attività di sperimentazione legate all’agricoltura verticale e al design biofilico.
Agricoltura verticale significa coltivare in altezza, sfruttando spazi ridotti ma organizzati in modo efficiente, con risparmio di suolo, ottimizzazione dell’uso dell’acqua e maggiore sostenibilità. A questa si affianca il principio della biofilia, un nuovo modo di progettare gli spazi abitativi e pubblici: pareti verdi con piante vive, materiali naturali, vetri selettivi che filtrano la luce in modo ideale per la vita vegetale e il benessere umano, ventilazione naturale, forme architettoniche ispirate alla morfologia della natura.
Il laboratorio sarà a disposizione delle associazioni dei quattro comuni, delle scuole, delle aziende agricole, delle università, del Parco Colli Euganei e di Auser.
Un luogo dove si potranno attivare progetti formativi, workshop, esperienze pratiche che partono dalla cultura contadina. Tra i partner coinvolti ci sono le aziende agricole Bano – Serre Florovivaistiche e Le Valli – Serre Florovivaistiche. I laboratori potranno accogliere anche i più piccoli, con esperienze come orti didattici o orti d’infanzia.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova