Colpo grosso di biciclette elettriche

Ladri nella notte alla Italwin di Bagnoli: hanno riempito due camion di refurtiva per un bottino di 300 mila euro
Di Nicola Stievano
bagnoli di sopra 12/11/2014 furto di biciclette nella ditta di Mauro Tomasoni "Ital Win" in viale dell'artigianato 8 nella foto: il sig. Tomasoni mostra gli scaffali vuoti ph zangirolami
bagnoli di sopra 12/11/2014 furto di biciclette nella ditta di Mauro Tomasoni "Ital Win" in viale dell'artigianato 8 nella foto: il sig. Tomasoni mostra gli scaffali vuoti ph zangirolami

BAGNOLI. Ingente furto di biciclette elettriche alla Italwin di Bagnoli. I ladri pare abbiano usato ben due camion per sottrarre qualcosa come 230 biciclette elettriche di ultima generazione e di alta gamma, fra le quali anche nuovi modelli. Il tutto per un valore complessivo che sul mercato sfiora i 300 mila euro. Secondo gli addetti del settore è la prima volta che i ladri mettono le mani su un notevole quantitativo di biciclette elettriche. Di solito ad essere prese di mira sono le bici da corsa o i modelli più comuni, più facili da immettere nel mercato clandestino e rivendere nel giro di poco tempo. Stavolta invece l’intento era proprio quello di appropriarsi delle bici elettriche prodotte dalla Italwin, una delle aziende più importanti del settore. I malviventi sono entrati verso la mezzanotte di qualche giorno fa nello stabilimento in viale dell’Artigianato. Hanno aperto il cancello e forzato la porta posteriore del magazzino, dal quale hanno sottratto ben 230 biciclette, tutte elettriche. Probabilmente avevano compiuto un sopralluogo in precedenza perché hanno trasportato la refurtiva fuori dal magazzino senza far scattare l’allarme. Hanno evitato con cura di passare nel raggio dei sensori di movimento e hanno caricato con calma le bici. Le telecamere di sorveglianza di un’azienda vicina hanno ripreso due camion allontanarsi dalla Italwin. Il furto è stato scoperto solo il giorno successivo e al titolare Mauro Tomasoni non è rimasto altro che sporgere denuncia ai carabinieri di Bagnoli. Oltre alle biciclette sono stati sottratti anche diversi attrezzi da officina e un cellulare.

«Fra le bici rubate» racconta Tomasoni «c’era anche un modello nuovo appena arrivato. È il primo furto del genere per questa tipologia di biciclette anche perché non è così semplice rivenderle, almeno in Italia. Ogni bicicletta infatti è dotata di un codice identificativo, inoltre per la sostituzione di diversi pezzi di ricambio chi le possiede dovrà per forza rivolgersi a noi. Probabilmente si tratta di un gruppo di persone bene organizzato, anche all’estero. Oltre ad essere un grave danno per noi questo furto è un segnale preoccupate anche per gli altri costruttori».

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