Padova, polemiche sul rinvio della commemorazione del 17 agosto: «La memoria non va in vacanza»
Il Comune ha spostato al 7 ottobre la commemorazione dell’eccidio nazifascista del 1944 per favorire la partecipazione delle scuole. Giovani Orizzonti criticano la scelta: «Gli anniversari sono anniversari»

«Annullare la commemorazione del 17 agosto perché avrebbero partecipato poche persone ci sembra una decisione fredda e cinica da parte dell’amministrazione comunale». C’è delusione nella voce di Alessandro Dianin, animatore del gruppo Giovani Orizzonti, che ieri mattina, assieme ad un piccolo gruppo di componenti dell’associazione ha reso omaggio alle vittime del nazifascismo in via Santa Lucia, dove il 17 agosto 1944 vennero impiccati i partigiani padovani Flavio Busonera, Ettore Calderoni e Clemente Lampioni. Con la fucilazione di altri sette partigiani alla caserma “Pierobon” si tratta del più grande eccidio nazifascista nel Padovano.
Per il primo anno l’amministrazione ha infatti posticipato le commemorazioni al 7 ottobre. Dopo aver sentito i familiari e le varie associazioni partigiane, tra cui l’Anpi, il Comune ha deciso di aspettare qualche settimana per assicurare una più larga partecipazione dei cittadini e, soprattutto, il coinvolgimento delle scuole mantenendo il consueto doppio appuntamento: alle 9.30 alla Caserma Pierobon di via Chiesanuova e alle 11.30 alla lapide in via Santa Lucia. Decisione che non è piaciuta a più di qualcuno. «Capiamo l’importanza del lavoro con le scuole della città, ma le date sono importanti – sottolinea Dianin –, il Comune avrebbe potuto rendere omaggio in forma sobria e ridotta il 17 agosto e poi organizzare qualcosa di più strutturato coinvolgendo le scuole. La memoria non va in vacanza».
A detta del Comune la scelta del posticipo è proprio per rafforzare la memoria: «L’accordo è stato trovato con i familiari e le associazioni – sottolinea il sindaco Sergio Giordani –. Ad ottobre potranno partecipare gli alunni delle nostre scuole e i tanti cittadini che in estate non sono in città. L’obiettivo è rafforzare la memoria di quei fatti, coinvolgere più persone e soprattutto i più giovani, in una riflessione sui valori della libertà e della democrazia, e sulla necessità di preservarli oggi e nel futuro. Sono sicuro che questa scelta porterà a una maggiore conoscenza e consapevolezza di quante accadde in quei giorni dell’agosto 1944 e che culminò con le fucilazioni alla Caserma in via Chiesanuova e alle orribili impiccagioni in via Santa Lucia».
Ieri mattina le 7-8 persone di Giovani Orizzonti che si sono ritrovate davanti alla lapide in via Santa Lucia hanno deposto una pianta grassa: «Il simbolo della memoria che va annaffiata poco, ma spesso» spiega Dianin. «È stato un momento semplice, sobrio, senza pubblicità – continua –. Siamo convinti che tocchi a noi giovani mantenere viva la memoria di chi ha dato la vita per la nostra libertà. In via Santa Lucia il 17 agosto 1944 hanno perso la vita tre padovani, è una data significativa per la città e per tutta l’Italia, una data importante per i valori costituzionali e per la resistenza». I presenti hanno letto un breve testo contestualizzando la vicenda raccontando brevemente la storia delle persone che sono state uccise, seguito da un minuto di silenzio.
«Non si è trattata di una sfida nei confronti dell’amministrazione, né di una cerimonia ombra – conclude Dianin –, solo il giusto riconoscimento nel giorno esatto. Gli anniversari sono anniversari».
La scelta del posticipo ha convinto anche l’Anpi Padova «nonostante ci fosse qualcuno all’interno che avrebbe preferito mantenere la data esatta» racconta Irene Barrichello della segreteria. «La maggior parte dei componenti della nostra associazione è stata favorevole allo slittamento della data – dice – questo naturalmente non vieta a nessuno di rendere omaggio alle vittime il giorno esatto degli omicidi. Credo sia ragionevole fare una prova, se vediamo che l’affluenza il 7 ottobre non sarà secondo le aspettative siamo sempre in tempo a fare marcia indietro, tornando ad organizzare la commemorazione il 17 agosto». L’amministrazione ieri mattina ha comunque depositato un omaggio floreale sotto la lapide. —
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