Il Mattino torna all’Arcella giovedì 21 agosto: si parla di viabilità

Appuntamento alle 18 nella casa di quartiere il terzo incontro con i cittadini. Il focus è su infrastrutture, zone 30 e ciclabilità sicura. In via Piacentino l’ultimo caso: la mobilità interna è fonte di polemiche

Claudio Malfitano
Il cavalcavia Borgomagno
Il cavalcavia Borgomagno

Il mattino torna all’Arcella, stavolta a parlare di viabilità: l’appuntamento è giovedì alle 18 nella casa di quartiere di viale Arcella. Dopo la riunione di redazione dedicata alla scelta di istituire la zona rossa nel quartiere più popoloso della città e dopo l’incontro a luglio sui servizi che mancano nel rione, la redazione torna a incontrare i cittadini stavolta puntando su un tema che divide e provoca spesso polemiche: la viabilità. Paradossalmente l’Arcella è un quartiere «semplice»: ha due ingressi principali, il Borgomagno e via Pontevigodarzere.

Via Pontevigodarzere
Via Pontevigodarzere

E proprio per questo però è un rione attanagliato dai problemi viari, sia per il troppo traffico che per la viabilità interna. E poi c’è il tram: in tanti erano contrari quando è stato realizzato (è entrato in funzione all’Arcella nel dicembre 2009, due anni dopo il resto della prima linea), mentre oggi in pochi vi rinuncerebbero.

La viabilità interna

Uno dei problemi più evidenti della viabilità all’Arcella è la mancata programmazione urbanistica che nel corso dei decenni ha portato ad un dedalo di viuzze a volte senza uscita, altre volte a senso unico. Ogni cambiamento provoca discussioni perché come in un ingranaggio ogni pezzo è collegato ad un altro.

Via Piacentino su cui si discute il doppio senso o meno
Via Piacentino su cui si discute il doppio senso o meno

L’esempio più recente è quello di via Piacentino: il doppio senso negli ultimi due anni è stato contestatissimo da molti residenti, tanto da costringere l’amministrazione al dietrofront delle scorse settimane. E malgrado questo le polemiche continuano.

Zone 30 e strade scolastiche

Tutto questo ha come conseguenza un quartiere poco sicuro per chi si muove in bici o a piedi. Lo denuncia da mesi l’associazione Genitori per l’Arcella. E proprio per questo l’amministrazione ha testato le zone 30 all’ora in alcune aree del quartiere: nel luglio 2020 è stata istituita una grande area a scorrimento lento che comprende 13 strade tra via Antonio da Muraro e via Minio. Poi nel 2022 è stata implementata una zona 30 specifica in via Guicciardini. Nel marzo 2023 è stata inserita anche via Piacentino.

L’altra sperimentazione per rendere più sicuro il quartiere per la mobilità debole è quella delle strade scolastiche. Accade in via Bach, davanti all’elementare Salvo D’Acquisto: qui ci sono limitazioni alla circolazione negli orari di ingresso e uscita dei bambini.

L’ingresso e l’uscita

Proprio i due punti estremi dell’Arcella, come si diceva, saranno interessati da possibili (e necessari) cambiamenti futuri. Da una parte il cavalcavia Borgomagno che non è adeguato per l’alta velocità e dovrà essere abbattuto e ricostruito. Non c’è ancora un progetto da parte di Rfi, ma si teme possa essere un’opera molto impattante per il quartiere. E poi c’è il grande tema della viabilità nord, per aggirare l’«imbuto» di via Pontevigodarzere: un progetto da 60 milioni di euro, per il quale mancano ancora i fondi.

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