Compro oro in crisi, altre due chiusure

ARCELLA. Dopo il boom, anche per i compro oro arriva la crisi. Nel giro di pochi mesi, in via Tiziano Aspetti, sono stati chiusi entrambi i mercatini, dove si potevano vendere sia l’oro che l’argento, appena dopo l’incrocio con via Parentino. In pratica, come sta succedendo anche in tanti altri quartieri della città, ad uno ad uno, stanno abbassando le serrande per sempre tutti i negozi, dove si potevano vendere gli oggetti in oro o in altro metallo prezioso. Insomma è finito il boom, durato sino a un anno fa, degli italiani ed anche di tanti immigrati. Anche all’Arcella “i mercatini dell’oro” sono sempre di meno. In via Pontevigodarzere, ad esempio, resta aperto solo quello a fianco del salottificio Benfer, ma, ormai, i clienti sono sempre di meno. In Prato della Valle ha chiuso i battenti anche “Lo Scrigno”, dove ha perso il posto di lavoro anche l’arcellana Laura Rodolfi, candidata alle ultime comunali nella lista Ri-fare Padova guidata da Maurizio Saia. «La crisi era inevitabile» spiega Pietro Lincetto, titolare del mercato dell’oro in via Cernaia. «In città ce n’erano troppi e ormai i padovani si sono venduti quasi tutto l’oro che tenevano custodito nei cassetti. Tutti i commercianti, poi, che durante il boom avevano aperto più negozi in franchising, hanno deciso di tenerne aperto uno solo». D’altronde basta dare un’occhiata al bollettino del tribunale, dove vengono registrati i fallimenti mese dopo mese per constatare che i tempi delle vacche grasse per gli addetti del settore sono finiti da un pezzo: è fallita anche la catena “Mercato Veneto dell’Oro”. (f.pad.)
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