Condanna definitiva: l’avvocato Fornasiero viene radiato dall’albo

L’avvocato Giorgio Fornasiero, 75 anni è stato radiato dall’albo. La decisione è stata presa dal Consiglio Distrettuale di Disciplina dell’Ordine degli Avvocati del Veneto. Gli viene contestata la violazione del codice deontologico in merito alla condanna diventata definitiva a 1 anno e 8 mesi di reclusione per tentata concussione. Fornasiero ha cercato di costringere l’allora direttore generale dell’Arpav Andrea Drago - assieme al luogotenente dei carabinieri Franco Cappadona, responsabile della sezione di Polizia Giudiziaria della procura - ad accettare di realizzare la nuova sede dell’Arpav al Net Center, allora di proprietà dell’imprenditore Mauro Bertani. In cambio della promessa («non accettata da Drago...» si legge nel capo d'imputazione) di una tangente di 300 mila euro. Cappadona avrebbe «consigliato ed esortato Drago con tono e modalità perentorie a soddisfare le pretese di Bertani», mentre Fornasiero avrebbe «rafforzato la minaccia dicendo ho saputo che hai intenzione di escludere Bertani... Stai attento a quello che fai... Se non fai quello che ti dice, quello ti rovina». Nella delibera che ha portato alla radiazione di Fornasiero - con studio in riviera dei Ponti Romani - si legge: «I comportamenti accertati sono collegati alla professione legale e si riflettono negativamente sulla professione, compromettendo l’immagine dell’avvocatura con contestuale perdita di credibilità della categoria.
Fornasiero, riferimento della Democrazia Cristiana, esponente della corrente dorotea, negli anni ’80 assessore comunale al Patrimonio e al Commercio con i sindaci Bentsik e Montesi, presidente dell'allora comitato di gestione dell’Usl 16 e nel 2000 presidente dell’Esu. Nel frattempo per il 30 ottobre è fissato il processo d’Appello a carico di Cappadona (in primo grado condannato a 4 anni). Bertani (in primo grado condannato a 2 anni e 6 mesi) in Appello ha avuto la pena ridotta ad un anno e 8 mesi. —
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