Condannato il super truffatore
Ha gabbato ditte per 2,7 milioni non pagando ingenti acquisti

IL TRIBUNALE DI PADOVA. La sentenza è stata emessa qui
DUE CARRARE.
Si presentava ai clienti come Alessandro D'Alessandro, millantando amicizie e conoscenze influenti nel mondo imprenditoriale, per carpire la fiducia di chi entrava in contatto con lui. Tutta apparenza.
Con questo sistema ha messo a segno una serie di truffe per 2 milioni e mezzo di euro ai danni di ditte che sono rimaste con le casse vuote. E come ha fatto a sfuggire alla clientela arrabbiata Alessandro Morara, oggi 67 anni con residenza a Bologna e, all'epoca, responsabile degli acquisti di Euro Trading srl con sede a Due Carrare, fallita il 10 giugno 2003? È risultato introvabile grazie alle 54 utenze di telefonia mobile attivate per mettere a segno il gioco truffaldino ed evitare di essere reperibile. Ma il processo per Morara è finito male. Il tribunale di Padova lo ha condannato per truffa a 2 anni e 7 mesi ai danni di otto ditte, di cui tre si sono costituite parte civile. L'imputato dovrà anche pagare una multa di 1.350 euro e un risarcimento di 80.660 euro a favore della P.C. Later Com., assistita dall'avvocato Tamara Fattore. Secondo i risultati dell'inchiesta all'inizio effettuava acquisti di modesta entità, tutti saldati. Successivamente gli ordinativi si moltiplicavano, con pagamenti differiti a scadenze variabili gestiti in modo tale da ritardare il momento della scoperta degli insoluti da parte dei fornitori e da evitare che la notizia dei mancati pagamenti si diffondesse allarmando gli operatori commerciali. Come mezzo di pagamento, inoltre, Morara impiegava assegni postdatati o vaglia cambiari così le banche, presso le quali erano accesi i conti correnti di Euro Trading, potevano rassicurare i fornitori. Assoluzione, invece, per Angelo Ballarini, 58 anni di Sasso Marconi (Bologna), e Roberto Menini, 52 di San Bonifacio (Verona); non luogo a procedere per intervenuta oblazione a carico di Terenzio Businaro, 63 anni di Santa Margherita d'Adige, e per Sandro Mazza, 47 di Venezia.
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