«Conosciuto alle Seychelles gli ho affidato un milione»

Parla un imprenditore di Garlasco (Pavia), uno dei quattro che hanno denunciato La Procura pronta a chiedere una rogatoria a Dubai per controllare la sorella Giulia



«Gli ho affidato un milione di euro. Eravamo diventati amici, sono stato anche al suo viaggio di nozze. Dire che sono amareggiato è dire poco». Fabio Zanetti, imprenditore nel campo dell’impiantistica, di Garlasco (Pavia), è un altro degli imprenditori danneggiati dalla voragine finanziaria creata dal broker padovano Nicolò Svizzero. Ora il quarantunenne, rampollo della Padova-bene, erede della dinastia dei Morellato, si trova in carcere al Due Palazzi. Il reato contestato è abusivismo finanziario, l’autorità giudiziaria gli addebita un buco da 30 milioni. Ma non è l’unica inchiesta aperta sul suo conto. Un analogo procedimento è stato aperto in Svizzera, per 19 milioni spariti con la stessa dinamica. Raccoglieva soldi dagli investitori e li faceva fruttare. Tutto bene fino a un certo punto, poi ha smesso di distribuire utili. E il denaro ora non si trova più.

il racconto

Come Adriano Miola, l’imprenditore padovano che ha visto sparire oltre una decina di milioni, anche Fabio Zanetti ha fatto una formale denuncia, inserendo tutti i particolari dei rapporti che intercorrevano tra lui e Nicolò Svizzero. «L’ho conosciuto sette anni fa durante un viaggio alle Seychelles» racconta. «Si presentava come imprenditore, poi ho approfondito la conoscenza e siamo diventati amici. Mi disse che c’era la possibilità di fare investimenti all’estero e così gli ho affidato una parte del mio capitale». Nicolò Svizzero è figlio di Diana Morellato e nipote del gigante trevigiano delle cave Mauro Biasuzzi. E questo è il “brand” che gli ha consentito di attecchire nel tessuto sociale degli imprenditori, fino a catturare la loro fiducia, con la consapevolezza che mai nomi del genere avrebbero potuto riservare sorprese. Circostanza questa confermata in sede di interrogatorio sia da Miola che da Zanetti. «Il 23 dicembre scorso mi sono reso conto che non c’era più niente da fare e così ho denunciato tutto», dice, assistito dall’avvocato milanese Piergiorgio Weiss.

i filoni

Non sarà semplice sviluppare questa indagine per i militari della Guardia di finanza di Padova, perché si tratta di seguire i soldi anche all’estero, in paradisi fiscali come Singapore, Lugano ma anche Dubai. L’autorità giudiziaria elvetica contesta al rampollo padovano di aver bruciato 19 milioni, soldi che investitori gli avevano consegnato con la promessa di fruttuosi rendimenti. Nel pacchetto ci sono anche i bidoni lasciati, come la festa da 211 mila franchi svizzeri all’hotel Badrutt’s Palace di Saint Moritz o i 3 mila franchi svizzeri mai pagati a Sanitas (un’assicurazione sanitaria). La Svizzera ha chiesto l’estradizione e tra non molto si esprimerà la Cassazione. Poi c’è il filone tutto padovano, con il buco da 225 mila euro lasciato all’agenzia di viaggi Cartoline nel Cuore di Selvazzano, punto di riferimento per il broker e la sua famiglia per tutti i viaggi all’estero. Danno economico ingente anche per l’agenzia di eventi Arabesque, a cui era stata affidata l’organizzazione della festa a Saint Moritz per i 40 anni di Nicolò e i 40 anni di matrimonio dei genitori Diana Morellato e Francesco Svizzero.

la pista dubai

C’è un terzo filone che potrebbe aprirsi a breve, nell’ottica di provare a recuperare l’enorme capitale sparito. Giulia Svizzero, sorella del promotore finanziario, da settembre 2018 vive a Dubai. Particolare questo che gli imprenditori hanno inserito nelle denunce, come possibile destinazione del denaro. Il pubblico ministero Marco Brusegan potrebbe quindi chiedere una rogatoria internazionale per fare una serie di accertamenti negli Emirati Arabi. Proprio a Dubai c’è un avvocato di origini italiane a cui la famiglia Svizzero si appoggiava da tempo, altra circostanza inserita nelle denunce.

investimenti

Attraverso una serie di triangolazioni tra Lugano e Singapore, con le società Singapore Nsmfo, Investments Pte.Ltd. e Nmsfo Pte.Ltd. , Svizzero offriva un rendimento del 5%. Esibiva certificazioni Ernst & Young, diceva di avvalersi di uno staff con analisti finanziari e esperti di geopolitica. Ma secondo quanto accertato dalla Guardia di Finanza di Padova era tutto falso. —



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