Coronavirus e scuola: non si fermano i contagi, quarantena per cinque classi a Padova
PADOVA Cresce ancora il numero delle scuole in cui sono stati individuati casi di docenti e di allievi positivi al Covid 19.
Ieri mattina l’azienda sanitaria ha comunicato alla preside del Sesto Comprensivo “Bruno Ciari”, Maria Mapelli e al sindaco, Sergio Giordani, che sono state messe in quarantena altre due classi. Entrambe in due scuole di Ponte di Brenta.
Una nell’elementare Nicolò Tommaseo, in piazza Silvio Barbato e l’altra nella limitrofa scuola media Carazzolo. Analoga comunicazione è poi arrivata nel pomeriggio per due prime classi della scuola secondaria Tartini, in via Vicentini a Chiesanuova. Sia i ragazzi che gli insegnanti coinvolti devono restare a casa due settimane e devono andare a farsi il tampone nel distretto sanitario di competenza territoriale.
Il plesso scolastico con più casi positivi resta la scuola media Giacomo Zanella, in viale Arcella, a pochi metri da Sant’Antonino: su 15 classi in tutto, ce ne sono in quarantena 4 (un’intera sezione, cioè prima, seconda e terza) perché un docente comune è risultato positivo e una seconda, dove è risultato positivo un allievo. Due positivi anche al Secondo Comprensivo, guidato dal preside Andrea Muto. Uno alla primaria Ardigò e l’altro alla media Pascoli.
Quindi, in tutto, calcolando anche la media Giotto, le classi in quarantena sono già 11 in città. Si tratta di scuole elementari e medie, ma non di istituti superiori. Il numero sale a 19 considerando anche la provincia, perché ieri sera è arrivata anche la notizia del primo caso nella Bassa: in una classe della primaria Sartori Borotto di Este c’è un alunno positivo. E una classe intera è finita in quarantena.
Intanto ieri mattina ragazzi, docenti e genitori del Secondo Ic sono andati a farsi il tampone. I primi venti sono risultati tutti negativi. «Come prescrive il protocollo sanitario, abbiamo applicato i provvedimenti più urgenti», dice il preside Andrea Muto.
«Abbiamo sanificato le due aule delle classi coinvolte e stiamo seguendo i ragazzi che devono restare a casa per 14 giorni. D’altronde sia l’Ardigò che la Pascoli sono due plessi scolastici dove le misure anti Covid vengono applicate con il massimo rigore possibile. Gli alunni entrano ed escono dalle rispettive aule con il giusto distanziamento l’uno dall’altro e tra i banchi monoposto la distanza non è di un metro secco, ma di un metro e quaranta centimetri. Anche le attese dei genitori sono ben regolate e sono sottoposte ad una sorveglianza continua e capillare».
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