Corte Bezzecca da abbellire, 200 mila euro

Gli interventi promessi da Micalizzi: marciapiedi allungati, aiuole, plateatici e lampioni
PORTA TRENTO. L’amministrazione comunale ha stanziato 200 mila euro per la riqualificazione della zona interessata alla chiusura del passaggio a livello della linea Bologna-Padova e l’inaugurazione del sottopasso tra via Pilade Bronzetti e via Montà, con nuova rotonda all’altezza del civico 14b. «Questo è solo il primo intervento sia a favore dei commercianti che dei residenti della Corte Bezzecca», dice l’assessore Micalizzi. «Abbiamo previsto l’allungamento dei marciapiedi, numerose aiuole, plateatici a costo zero e lampioni vari».


Nel frattempo stanno andando avanti i lavori programmati da Rfi/Fs: viene realizzata la seconda rotonda, che sarà aperta, entro la fine di novembre, sempre in via Montà, nel momento in cui sarà aperto il secondo sottopasso, che permetterà la chiusura del passaggio a livello del binario unico, che collega la Vicenza-Padova con la linea Padova-Bologna, utilizzato in rare occasioni, ma indispensabile per evitare l’isolamento dei residenti che abitano in via Cagni e nelle stradine limitrofe.


I lavori in questione sono stati accolti dal disappunto di alcuni commercianti e dalla soddisfazione dei residenti. Entrate in calo per 12 commercianti di via Bezzecca: «Da quanto è stato chiuso il passaggio a livello vicino al mio locale, le entrate si sono dimezzate», dice Simone Cazzoli, gestore della trattoria Tre Spade. Di diverso parere Gianni Brogin, titolare del panificio omonimo, e Mirco Bensi, gestore del bar Capriccio: «Per me non è cambiato niente», osserva Bensi. «Da anni ho una mia, affezionata clientela, che continua e continuerà a bere il caffè dal sottoscritto. Naturalmente anch’io, come tutti i miei colleghi, spero in un intervento capillare della nuova amministrazione comunale per riqualificare l’intera via Bezzecca».


Nessun problema, invece, per i residenti, più che soddisfatti per la chiusura del passaggio a livello: «Finalmente», spiega l’ex lavoratore ospedaliero Giampietro Sorgato, residente al civico 3 di via Montà. «Per decenni sono stato costretto a tenere sempre le finestre chiuse per difendermi dai gas di scarico delle auto e dei bus. Adesso lo smog non c’è più».
(f.pad.)


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