«Così ho scoperto Cracovia e l’Est e imparato a studiare in un modo diverso»

In polonia
Per Anna Rebecca Ceccato, padovana di 26 anni, l’Erasmus è stata la prima e – al momento – unica esperienza all’estero. L’ha sfruttata non solo per la formazione ma anche per viaggiare.
«Nel 2016» spiega «ho trascorso sei mesi a Cracovia, in Polonia. Era l’ultimo semestre della magistrale in Giurisprudenza e avevo deciso di trascorrerlo all’estero. L’esperienza è stata più che positiva: sono stata circondata da studenti non solo europei ma anche sudamericani, e conoscerli è stato un modo di allargare le mie vedute. Cracovia è punto strategico per chi viaggia, quindi molti giovani la scelgono come partenza per poi visitare il resto d’Europa. È un crocevia per ragazzi di tutto il mondo. A parte questo» continua «sono stata in un’ottima università. Ho frequentato un corso sulla storia dell’Unione Europea, che mi ha aiutata a capire perché i polacchi sono così euroscettici. La campana era di parte, ma molto interessante». Tra le curiosità, Anna Rebecca racconta anche delle dieta dei polacchi, davvero insolita per gli italiani: «a me la loro cucina è piaciuta molto, ma altri hanno sofferto la loro differente cultura alimentare».
Anche i metodi d’insegnamento e di studio sono diversi: «come noi sono abituati alla lezioni frontali, ma alla fine è obbligatoria la discussione. Per quanto riguarda gli esami, invece, sono organizzati in modo molto diverso: sono abituati a preparare moltissime tesine, cosa che per me era nuova. Ogni volta ero tenuta ad elaborare una mia tesi personale e svilupparla». Oltre a tutto ciò, per Anna Rebecca l’Erasmus è stato anche un’opportunità per «conoscere territori di cui non si sente mai parlare. Da Cracovia sono stata in Lituania e Lettonia, dove forse non mi sarebbe mai venuto in mente di andare. Quest’esperienza mi ha permesso di allargare le mie vedute rispetto a quella che era la mia idea di Europa». —
S. Q.
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