Crac milionario da Monselice a Roncade

Diego Greggio a giudizio a Treviso per un buco da 4 milioni di euro
 
MONSELICE.
Il buco è di due milioni e 600 mila euro, ma secondo il curatore fallimentare la dimensione del crac potrebbe raggiungere i quattro milioni. Al via ieri il processo a Treviso, davanti al collegio dei giudici e il sostituto procuratore titolare del fascicolo Giovanni Valmassoi, per il fallimento milionario della Panam Srl, società di autotrasporti di Roncade (Treviso). Accusati di bancarotta fraudolenta Diego Greggio, quarantottenne di Monselice attualmente residente a Solokov, nella Repubblica Ceca, e Giuseppe Amendola, 43 anni, trevigiano residente a Roncade.  I due, in accordo tra loro, avrebbero svuotato le casse della Panam Srl, fallita l'8 giugno 2006, per un importo di poco superiore ai 2,6 milioni di euro. Ma, secondo il curatore fallimentare, che ha reso la sua testimonianza ieri in aula, a questo buco colossale andrebbero aggiunti i debiti contratti nei confronti di diversi fornitori, società di leasing oltre a numerosi istituti di credito. Sommati ai 2,6 milioni si arriverebbe a oltre 4 milioni di euro.  Secondo quanto è riportato nel capo di imputazione Diego Greggio, in qualità di amministratore unico della ditta a partire dal 2005, avrebbe volontariamente evitato di tenere in ordine i libri e le scritture contabili della società in modo da renderne impossibile la ricostruzione del patrimonio e del giro d'affari. In accordo con Giuseppe Amendola, poi, socio accomandatario e legale rappresentante della ditta Alba Sas, avrebbero distratto dal patrimonio della Panam Srl due trattori stradali e cinque semirimorchi: un'operazione fatta con il solo scopo di sottrarre beni alla società per evitare che venissero posti sotto sequestro preventivo dal tribunale durante il fallimento.

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