Mini-alloggi per chi viene sfrattato: ecco il nuovo volto di Casa Leonardo a Padova

Il Comune investe quasi 800 mila euro per la riqualificazione energetica dell’ex scuola a Brusegana

Marta Randon
Casa Leonardo in via dei Colli a Brusegana
Casa Leonardo in via dei Colli a Brusegana

​​​Scuola, casa delle associazioni ora alloggio per famiglie sfrattate. Casa Leonardo in via dei Colli a Brusegana trova il volto definitivo: ospiterà uomini, donne e bambini senza una casa per sfratto o mancato rinnovo del contratto d’affitto, in un progetto di co-housing.

Il Comune investe quasi 800 mila euro per una riqualificazione totale dell’immobile utilizzando i fondi del programma regionale Por-Fesr 2021-2027 (soldi dall’Europa che arrivano attraverso la Regione) che ha messo a disposizione la somma di 765 mila euro.

Farà il cappotto, l’impianto fotovoltaico, cambierà gli infissi, pompe di calore elettriche sostituiranno il generatore a gas. Da classe energetica G l’immobile passerà ad A2. Le ampie aule al primo piano diventeranno cinque mini alloggi che potranno accogliere due-tre persone l’uno per un totale di 12 ospiti. Al piano terra ci saranno spazi da condividere, tra cui salotto, cucina e lavanderia-stireria.

L’iniziativa rientra in un progetto di co-housing più ampio. Verranno trasformati in alloggi per famiglie in emergenza abitativa anche l’ex scuola di Altichiero e l’ex consultorio in via Salerno in collaborazione con Ater che si affiancheranno alla Casa di accoglienza Monte Grappa a Montà, già operativa con 9 mini-appartamenti (20 persone in tutto), gestita dal Gruppo R per conto del Comune. Le persone ospitate oltre a trovare un alloggio, saranno seguite e accompagnate in percorsi personalizzati in base alle proprie esigenze e problematiche.

L’obiettivo dell’amministrazione di Padova è di avere, entro la fine del 2027, quattro strutture destinate ad accogliere per brevi periodi i nuclei familiari sfrattati, con un occhio di riguardo agli anziani.

«Negli ultimi anni l’immobile di via dei Colli era inutilizzabile per gli altissimi costi energetici – spiega l’assessora alle politiche abitative Francesca Benciolini –. Abbiamo quindi cercato dei finanziamenti e li abbiamo trovati nell’ambito dell’housing, cercando di fare un ragionamento trasversale che mettesse insieme bisogni diversi del Comune e della città». «Casa Leonardo – continua Benciolini – diventerà una struttura di servizio per ospitare persone in emergenza abitativa; quindi un servizio temporaneo che permetterà ad alcuni nuclei che vengono sfrattati di avere un luogo dove andare anziché essere messi all'interno di strutture alberghiere, molto costose per l’amministrazione».

Per il Comune il problema delle famiglie che rimangono senza casa è significativo. Nel 2023 ha seguito 133 nuclei familiari, saliti a 174 nel 2024. Nella maggioranza dei casi questi nuclei familiari sono accolti provvisoriamente in albergo con una spesa media mensile per il Comune di 2.100 euro.

«L’accoglienza in strutture di co-housing, oltre a offrire un servizio migliore ha anche il pregio di costare significativamente meno – sottolinea l’assessora – La spesa media mensile è infatti di 812 euro. I nuclei familiari con particolari fragilità (minori, anziani, disabili) ospitati dal Comune sono mediamente 16 in albergo e 36 in co-housing».

La fine lavori di Casa Leonardo è prevista per l’autunno del prossimo anno con l’obiettivo della disponibilità dell’immobile tra la fine del 2026 e l’inizio del 2027: «Sarà un luogo dove gli ospiti avranno degli spazi di privacy, ma anche delle aree condivise, grazie al quale entreranno in un programma per cercare poi di trovare un’abitazione più stabile».

«Nella struttura sarà mantenuta la possibilità di avere degli spazi aperti al quartiere di Brusegana come già era prima, spazi nei quali le associazioni potranno organizzare delle attività; anzi questo sarà un valore aggiunto anche per chi abiterà la Casa», conclude Benciolini.

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