Crac Sten, imprenditore a giudizio
GALLIERA VENETA. Sarà processato il prossimo 9 gennaio per bancarotta fraudolenta e documentale Giovanni Lucietto, 69 anni, residente a Galliera Veneta in via Europa, già amministratore di diritto fino al 4 maggio 2010 e poi di fatto della ditta Sten (acronimo per Società trasporti europei nazionali), già finito nei guai con la giustizia per una brutta vicenda di estorsione.
A sollecitare il rinvio a giudizio dell’imprenditore è stata la procura intervenuta in seguito alla segnalazione del curatore fallimentare di Sten, il commercialista Giuseppe Bussoli. Il tribunale di Padova, infatti, aveva dichiarato il fallimento di Sten il 4 gennaio 2011.Ma nel frattempo, prima che intervenisse la pronuncia, Lucietto avrebbe messo “in salvo” dai creditori una serie di beni aziendali come trattori e semirimorchi, cellulari di vario tipo, autocarri, calcolatrici, climatizzatori, fotocopiatori e auto.In più, per rendere difficoltosa o impossibile la ricostruzione del giro d’affari societario, avrebbe fatto sparire il libro-giornale, l’inventario e i verbali delle assemblee. Lo scorso 20 luglio il gup Paola Cameran aveva condannato con rito abbreviato Giovanni Lucietto a sei anni di carcere e a 8 mila euro di multa per una tentata estorsione continuata che lo aveva fatto finire agli arresti. Nel marzo 2011 si era spacciato per l’emissario di fantomatici imprenditori russi senza troppi scrupoli per reclamare la restituzione di un’area attigua alla sua villa, comprata a un’asta per 400 mila euro da alcuni imprenditori di Limena. E gli “inviti” a soddisfare la richiesta non erano mancati: le ruote di alcuni rimorchi della ditta di Limena erano stati forati a colpi di calibro 22, mentre la settimana precedente nello stesso piazzale era stato spento un improvviso e inspiegabile focolaio.
Cristina Genesin
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