Creata a Padova una nano-particella biodegradabile che trasporta farmaci

La ricerca dell’Università di Padova e dell’Irsccs Mario Negri pubblicata sulla rivista scientifica «Acs Nano». Avranno un uso importante nella ricerca farmacologica
SALMASO - CONFERENZA NANOTECH IN FONDAZIONE CARIPARO.MARGHERITA MORPURGO SALMASO - CONFERENZA NANOTECH IN FONDAZIONE CARIPARO
SALMASO - CONFERENZA NANOTECH IN FONDAZIONE CARIPARO.MARGHERITA MORPURGO SALMASO - CONFERENZA NANOTECH IN FONDAZIONE CARIPARO

PADOVA. Sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ACS Nano i risultati di una ricerca che ha permesso di sviluppare nano strutture innovative potenzialmente in grado di dare un notevole impulso alla diagnostica e alla terapia farmacologica nell'uomo. La piattaforma è stata sviluppata da Margherita Morpurgo (Università di Padova) e Paolo Bigini (IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”). «Rispetto alle tecnologie tradizionali - sostiene Morpurgo - il cuore delle Ananas (le nano-particelle frutto della combinazione tra una proteina dell'uovo e acidi nucleici) è originale per composizione e funzionalità dato che è composto da soli componenti biodegradabili e biocompatibili: una proteina dell'uovo, un filamento di Dna ed un polimero biocompatibile di largo impiego in ambito farmaceutico. Inoltre le Ananas possono essere rese facilmente funzionali in modo da trasportare una grande varietà di molecole piccole e di proteine. Si tratta pertanto di un sistema multi potente, flessibile, riproducibile e facilmente scalabile».

L'innovativo risultato è stato reso possibile grazie alla stretta collaborazione tra il Dipartimento di Biochimica e Farmacologia Molecolare dell'Istituto 'Mario Negrì e il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova in uno studio multidisciplinare che unisce la nanotecnologia alla farmacologia e alla diagnostica.

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