Crescono i padri separati e le mamme in difficoltà

CITTADELLA. Le nuove povertà nell'Alta Padovana: il Lions consegna un assegno di 6 mila euro all'associazione CittadellaVita, che assiste le mamme in difficoltà, e attraverso il socio Antonio Conz predispone un decreto legge sulla nuova emegenza sociale che riguarda i padri separati. «CittadellaVita è il compimento di un nostro service nell'anno sociale 2008-9», dice il presidente del Lions Pasqualino Cauzzo, «abbiamo quindi un obbligo morale di sostenerla, in quanto idea condivisa fin dalla sua nascita». «Dal 2009 abbiamo assistito 263 donne», spiega il presidente Paola Musaragno, «contribuendo alla realizzazione della casa di accoglienza per mamme a Saccolongo e aiutando economicamente famiglie indigenti, attraverso il pagamento dell'affitto, delle utenze gas ed elettricità. Ma il cuore pulsante del nostro lavoro sono i progetti vita: abbiamo dato supporto a 3 madri in difficoltà che volevano abortire, sostendendole per 18 mesi con un assegno mensile di 150 euro. CittadellaVita ha inoltre pagato la retta annuale della materna per 3 bambini e sostenuto economicamente i familiari di 2 bambini ricoverati con patologie importanti. Siamo 20 volontarie, presenti a turno allo sportello-ascolto il martedì mattina e giovedì pomeriggio. Consegnamo pannolini e latte, assistiamo le mamme in ospedale o a domicilio, raccogliamo materiale per la prima infanzia, organizziamo eventi benefici per la raccolta fondi. Le mamme che vengono a chiederci aiuto sono prevalentemente straniere, ma in questi ultimi mesi hanno bussato alla nostra porta anche giovani italiane: la crisi si fa sentire anche per le cittadellesi». Padri separati. «Molti vivono sotto la soglia di povertà o, comunque, a rischio di povertà», spiega Conz. «È una nuova categoria sociale, un disagio che ormai è vera e propria emergenza sociale. «Nel Padovano, un matrimonio su due finisce con una separazione e uno su tre con il divorzio», osserva Carlo Rossetto, dei Padri separati di Padova. «Molti padri si ritrovano a dormire in macchina, perchè non hanno i soldi per pagare neppure una stanza. Se un matrimonio arriva al capolinea, credo che la salvaguardia dei figli debba essere comunque garantita: anche se non si è più marito e moglie, i figli hanno pur sempre bisogno di avere due genitori».
Silvia Bergamin
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