Crolla l'asfalto sulla strada regionale 105: blocco per più di 2 mesi

A Correzzola vie comunali lesionate dal traffico che non può più percorrere la Cavarzerana. Si teme che il blocco durerà più di due mesi: i lavori non sono ancora partiti

CORREZZOLA. Lo stop obbligato al traffico in un tratto della Sr 105 “Cavarzere – Romea” sta manifestando tutti i suoi effetti nefasti. Il 23 aprile Veneto Strade, che ne ha la competenza, ha dovuto chiudere la strada per il cedimento del ponte tombinato sullo scolo Rovanella. A nulla erano serviti gli interventi di tamponamento dei giorni precedenti, quando era stato disposto il senso unico alternato. La società, nell’ordinanza di chiusura, ha indicato in due mesi il tempo necessario a fare i lavori che servono per riaprire la strada. Tempi lunghi, che tuttavia un po’ tutti temono possano ulteriormente allungarsi, vista la piega che la faccenda sembra avere preso. Nessun cantiere aperto, nessun segnale di intervento al momento. Dalla data della chiusura, tutto giace abbandonato.

Sembra che i tecnici di Veneto Strade si siano riservati ancora un po’ di tempo per studiare come intervenire. Inizialmente si era ipotizzava la posa di nuovi tombotti e il ripristino del manto stradale. Una soluzione semplice, rapida e relativamente poco onerosa (attorno ai 200-250 mila euro). C’è ancora da capire però se l’intervento sia compatibile e possa sopportare il peso dei carichi eccezionali, la qui portata può superare tranquillamente i mille quintali: il ponte che è ceduto era in acciaio.

Intanto ci rimette l’intera rete viaria della zona. La Sr 105 è la via principale di raccordo per il traffico proveniente da Cavarzere e dalla Sr 104 “Monselice-mare” con la Ss 309 “Romea”. Su di essa transitano giorno e notte mezzi di tutte le stazze, compresi i trasporti eccezionali. E se nei fine settimana chi vuole raggiungere il mare dovrà preventivare qualche fastidiosa coda, nei giorni feriali i camion sono costretti invece a deviazioni lunghissime, cosa che aumenta i costi e diminuisce la produttività. A questo si aggiunga una segnaletica tutt’altro che puntuale, che induce taluni a imboccare strade sbagliate senza possibilità di fare inversioni di marcia. Effetti negativi si sono avuti poi sul traffico locale, con un’impennata di veicoli sulle strade comunali, non adatte a certi flussi e portate, che si stanno deteriorando a vista d’occhio. Tutto il traffico da e verso la Bassa Padovana e il Rodigino è stato dirottato sulla Sr 516, cioè per il centro della frazione di Villa del Bosco, dove gli edifici sono a ridosso del ciglio stradale. A Brenta d’Abbà, l’impennata di transiti sul ponte sul Bacchiglione, aumenta le preoccupazioni dei residenti sul suo stato già precario.

Le conseguenze sono pesanti anche per l’economia locale, con attività commerciali fortemente penalizzate. Insomma, un vero disastro. «A giorni Veneto Strade dovrebbe finalmente comunicarci cose intende fare» dice il vicesindaco Mauro Fecchio «Siamo costantemente in contatto» ribadisce «e non passa giorno che da parte nostra ci sia una sollecitazione a trovare una soluzione al grande disagio che si sta creando». Una pazienza a termine: «Se a stretto giro non riceveremo risposte sui tempi di intervento» aggiunge Fecchio «passeremo a mobilitarci anche in altre maniere. Il problema è ampio e riguarda un territorio molto più esteso. Il problema è a Correzzola ma le conseguenze riguardano di riflesso anche altri comuni come Chioggia, Codevigo, Cona, Piove di Sacco e Pontelongo».

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