Cromo nel terreno per rifare il piazzale dell’azienda ignara

Il veleno spunta quando la ditta di Cittadella contesta i lavori L’altra fa causa: vengono prelevati e analizzati dei campioni
Di Silvia Bergamin

CITTADELLA. Torna l'allarme cromo a Cittadella: una ditta si è ritrovata nel piazzale tracce del metallo cancerogeno; l'analisi del terreno non ha lasciato dubbi: c'era una concentrazione che superava di quasi il 50% il livello di guardia. L'inquinamento è stato scoperto nel corso di una causa civile tra due imprese, chiusasi un paio di giorni fa con la sentenza del giudice Paolo Velo del tribunale di Bassano. Di fronte all'autorità giudiziaria, da una parte la vicentina Baggio srl, difesa dall'avvocato Ferdinando De Leonardis; dall'altra la Mabe Plast sas, un'azienda con sede produttiva a Santa Croce Bigolina, assistita dal legale Paola Miotti, e la Ing lease spa. All'origine del contenzioso, un mancato pagamento: la Baggio srl aveva citato in giudizio Mabe Plast e Ing lease chiedendo il saldo di 8.928 euro, pretesi per lavori eseguiti per l'azienda cittadellese con sede in immobili della Ing lease. La Baggio srl aveva effettuato - tra gennaio e settembre 2008 - interventi di sistemazione dell'area esterna: scavi, movimento terra, riempimento e pavimentazione dei piazzali; il punto è che la Mabe Plast, a un certo punto, ha sospeso il saldo perchè aveva notato alcune inadempienze e sarebbe stata addirittura costretta ad affrontare ulteriori spese per sistemare l'area.

Nel corso della vertenza ha fatto capolino una consulenza tecnica d'ufficio da cui è emersa la presenza di cromo: i tecnici hanno effettuato il prelievo di due campioni di terreno trasportato a Santa Croce dall'azienda che aveva ottenuto la commissione. A seguito di un esame specifico, è emerso come la granulometria dei materiale presentasse una composizione tutt'altro che rassicurante; in particolare, la terra passata attraverso il microscopio del laboratorio non rispondeva alle disposizioni in materia di compatibilità ambientale.

I dati non hanno lasciato spazio a incertezze: il cromo totale rilevato era di 79,5 microgrammi/litro, ma il massimo previsto dalla legge è fissato a quota 50. La presenza di una concentrazione eccessiva di cromo ha fatto quindi pendere la sentenza civile a sfavore della Baggio srl, che si dovrà fare carico sia delle spese tecniche che di quelle della parte avversa, pari a 3.700 euro.

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