Curtarolo teme la furia del Brenta: tremila persone invitate a fuggire

CURTAROLO
Il Brenta urla, si gonfia, invade i campi, minaccia e fa paura. Sorvegliato speciale fin dal mattino di ieri, ha riportato alla mente l’angoscia che i meno giovani ricordano bene dall’alluvione del 1966. È stata la notte più lunga degli ultimi decenni, per molti passata insonne, con le luci dei municipi accese e i sindaci in piedi a monitorare la situazione con la Protezione civile. Tavoli tecnici, riunioni in Prefettura e telefoni bollenti per rispondere alla gente preoccupata. Ore concitate, favorite dalle comunicazioni via Facebook e Whatsapp, dove però accanto alle informazioni ufficiali giravano bufale, aggiungendo confusione al clima già febbrile dell’emergenza. La situazione più a rischio è lungo l’asta del fiume Brenta, in particolare a Curtarolo, Piazzola e Campo San Martino, dove il livello dell’acqua è cresciuto fino alle massime della piena di stamattina.
Oltre tremila persone sono state interessate da un invito di evacuazione teso a garantire la sicurezza delle famiglie residenti nelle aree golenali a rischio esondazione. Solo a Curtarolo, sono state raggiunte oltre duemila persone. Il sindaco Fernando Zaramella, ha emesso fin dal mattino un comunicato dichiarando lo stato d’allerta per l’innalzamento del livello del fiume. In via precauzionale dunque sono state avvisate casa per casa quasi tutte le vie di Santa Maria di Non, quelle rivierasche di Pieve e di Curtarolo. Con la Protezione civile ha predisposto, in caso di necessità, i punti di raccolta e supporto nella Sala Forum e alla scuola media.
A Piazzola il sindaco Enrico Zin ha invitato ad abbandonare le case tutte le famiglie che da Carturo a Vaccarino sono esposte al rischio. 512 persone in tutto, chiamate al telefono una ad una, la maggior parte concentrate nelle “Basse” di Vaccarino e Tremignon. Ha fatto sospendere gli allestimenti della fiera nell’ex Jutificio per adibire la struttura a centro di accoglienza. A Campo San Martino il sindaco Paolo Tonin in serata ha informato i residenti delle vie Basse, Kennedy, Matteotti e Verdi dell’allerta massima comunicando l’allestimento dei punti raccolta nelle palestre di Marsango e Busiago.
Dal pomeriggio di ieri a Carturo è stato chiuso il ponte sul Brenta, non per problemi di stabilità ma in via precauzionale per consentire ai mezzi di muoversi e liberare rami e alberi che con la Brentana vanno a ostruire le arcate. Aperti invece i ponti di Fontaniva, Campo San Martino e Curtarolo. A Piazzola sono state chiuse le piste ciclabili del Brenta e dell’Ostiglia ed è stato rinviato il consiglio comunale di ieri sera. A Grantorto, la ciclabile del Brenta già al mattino era allagata e impraticabile. A Fontaniva, l’area attrezzata per pic nic “Brenta viva” si presentava come una enorme piscina marrone inaccessibile. A Cittadella, in serata ci sono stati numerosi interventi dei vigili del fuoco per le strade allagate.
Canali e fossi sono stati gradualmente svuotati per predisporre possibili sfoghi durante la piena. In particolare, la Roggia Contarina e il bacino di Isola Mantegna sono predisposti come invasi da utilizzare nel momento della massima criticità del Brenta.
L’attesa è stata lunga e concitata. La gente ha preso d’assalto i telefoni dei comuni e anche dei singoli assessori prima per sapere quali vie fossero interessate, poi per capire cosa fare. Sui social, l’incalzare delle domande dava l’idea dell’apprensione e dello spaesamento generale. Molte le offerte di aiuto dei compaesani fuori dalle aree rosse. Pochi però hanno voluto abbandonare le loro case per spostarsi nei centri di accoglienza comunali: una ventina a Piazzola. La maggior parte ha preferito rimanere a casa, ascoltando le indicazioni impartite dalla Protezione civile e dai Comuni: mettere al riparo gli animali, spostarsi nei piani alti, trasferirsi con l’essenziale degli effetti personali presso altri parenti o amici o nei centri di accoglienza. Per gli anziani con difficoltà di deambulazione, la casa di riposo di Piazzola ha messo a disposizione 15 posti letto d’emergenza: in tarda serata di ieri sono stati trasferiti in ambulanza i primi 6 anziani evacuati.
I Coc, Centri operativi comunali, sono stati aperti per tutta la notte nei comuni rivieraschi: Carmignano, Cittadella, Fontaniva, San Giorgio in Bosco, Piazzola, Campo San Martino, Grantorto e Curtarolo. —
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