Da ferragosto le ricette senza marca dei farmaci

PADOVA. Mai più Aspirina, solo acido acetilsalicico. La spending review targata Mario Monti sortisce il proprio effetto anche sulle ricette mediche, mettendo al bando il farmaco griffato.
Dal giorno di ferragosto il medico di famiglia non deve più prescrivere un farmaco, bensì solo il principio attivo necessario a curare la malattia. Febbre? Fino a ieri il dottore prescriveva la Tachipirina. Da oggi invece sulla ricetta sarà riportata la dicitura paracetamolo.
Sarà il farmacista poi ad entrare in gioco: dovrà fornire all'utente il farmaco che, a parità di principio attivo, costa di meno. Una rivoluzione che secondo le associazioni di consumatori farà risparmiare al servizio sanitario nazionale una cifra che sfiora i 700 milioni di euro, ma che ha fatto storcere il naso ai medici di medicina generale.
I camici bianchi che aderiscono alla Fimmg sostengono che non possa essere una legge dello Stato a stabilire quale farmaco sia più adatto al proprio paziente. Hanno vissuto questa norma della spending review come un ingresso a gamba tesa nel sacro rapporto medico-paziente.
Da quando scatta la rivoluzione? La Fimmg Veneto, di cui Domenico Crisarà è presidente provinciale, ha inviato una nota ai propri iscritti sostenendo che c'è un mese di tempo per adeguarsi alle nuove regole.
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