Da Padova la storia di Mariangelo, l’eccentrico sarto conosciuto in tutto il mondo

PADOVA. Veste sempre in modo eccentrico, un po’ come la sua folta barba e i suoi lunghi capelli bianchi. Ma anche la sua simpatia e il modo di fare lo hanno reso un simbolo di Abano, una sorta di icona. Mariangelo Zaramella, 85 anni, dice “basta” e va in pensione. Il sarto più conosciuto di Abano ha deciso di smettere e dal primo gennaio il suo atelier di largo Marconi, in piena isola pedonale, passerà di mano alla sarta Tatiana, che continuerà ad usare il marchio Mariangelo.
Conosciuto da tutti, turisti e non, Mariangelo era uno degli ultimi sarti rimasti in attività. Ma talmente eccentrico che le sue foto hanno fatto il giro del mondo.
«Dicono che io sia un simbolo di Abano» ammette emozionato parlando all’interno del suo atelier vestito come sempre in maniera impeccabile. «Tutti mi conoscono e anche se non sembra sono una persona semplice, tutto l’opposto di come magari mi pongo. Io però sono così, sono estroverso e non riuscirei ad essere serio, insomma un altro, le mie foto girano per tutto il mondo e questo mi rende orgoglioso».

Dopo 71 anni di lavoro è arrivata però l’ora di mettere nel cassetto forbici, ago, filo e ditale. «Cosa ci faccio in mezzo ad una società che si veste ormai con pantaloncini corti al sedere e con magliette che a malapena arrivano in vita?», si chiede. «Basta girare per il centro di Abano per capire come i tempi siano cambiati. C’è tanta maleducazione in giro, con gente che gira in jeans e maglia. Non ho le motivazioni per continuare: la moda non la vedo più ad Abano. L’artigianato non va più di moda e non c’è più spazio per essere degli inventori. Poi se aggiungiamo che i clienti, soprattutto tedeschi, ormai non ci sono più, ecco è arrivato il momento di dire basta».
Mariangelo Zaramella ha iniziato la sua carriera all’età di 14 anni in via Gorizia, a Padova, come garzone del maestro Cesare Barbierato.
Successivamente si è trasferito in via Campagnola, sempre a Padova, e Brusegana. Dal 1964 è arrivato ad Abano con un primo atelier in via Volta, denominato Europa.
Dal 1986 il definitivo trasferimento in largo Marconi con l’attuale atelier.
Mariangelo vive ad Abano, nel quartiere Pescarini. «Ho disegnato vestiti anche per persone famose e avrò creato almeno una cinquantina di vestiti di alta moda all’anno».
Famose anche le sue maschere per il Carnevale di Venezia, al quale ha sempre partecipato. Uomo molto religioso, con una particolare venerazione per la Madonna, ha anche altre passioni.
«Amo cantare, tanto che ho pure seguito un corso. Ho fatto anche dei concerti, per esempio al Kursaal, cantando il Barbiere di Siviglia di Rossini, poi Verdi… Ho poi scritto un libro L’estreccentrico. È una raccolta di scritti, poesie e canzoni che ho scritto io».
Sposato da 55 anni con Marisa, Mariangelo ha due figlie, Elisabetta e Maddalena.
«Ora farà l’uomo immagine per alcuni mesi nella mia ex bottega, chi vorrà mi troverà tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19: non posso fare a meno della mia Abano e della mia gente». —
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