Daini massacrati sul sentiero, la rabbia degli ambientalisti

Le foto diffuse su Fb da alcuni podisti provocano polemiche e indignazione. Gli animali selvatici abbattuti da un selecontrollore in un’azione pianificata
POLETTO-FOTOPIRAN-BATTAGLIA TERME-DAINI SENTIERO FERRO DI CAVALLO
POLETTO-FOTOPIRAN-BATTAGLIA TERME-DAINI SENTIERO FERRO DI CAVALLO

BATTAGLIA TERME. Le immagini cruente di due giovani daini appena abbattuti da un selecontrollore autorizzato dall’Ente Parco Colli sul sentiero del Ferro di Cavallo, sotto il monte Ceva, nel comune di Battaglia Terme, stanno facendo il giro del web provocando polemiche e indignazione, non solo tra gli animalisti, per come sono state ridotte quelle povere bestie. A scattare le foto e a postarle sulla pagina Fb “Sei di Battaglia Terme se…” sono stati alcuni atleti di una società podistica della zona termale che martedì sera si stavano allenando in quella zona di proprietà dell’azienda agricola Dalla Francesca, dove la presenza dei daini tra la boscaglia è da tempo notevole. Tant’è che passeggiando lungo i sentieri è facile vederli in mezzo alla vegetazione. Attratti da compassione per i due animali morti sul ciglio della stradina, i podisti si sono fermati a chiedere spiegazioni al cacciatore li aveva uccisi. L’uomo non ha esitato ad esibire il tesserino di selecontrollore. Dopodiché, nel dubbio si trattasse di caccia di frodo, gli atleti hanno chiamato i carabinieri. «Ci siamo imbattuti all’improvviso in una scena che ci ha a dir poco rovinato la serata», afferma A. P., un podista che risiede a Battaglia Terme e che l’altra sera aveva il compito di fare da guida al gruppo.

IL RUNNER

E continua: «Siamo partiti verso le 20.45 per il consueto giro del martedì in una quarantina. I due daini erano appena stati abbattuti, si trovavano per terra sul ciglio della stradina a forma di ferro di cavallo che parte dalla cava a ridosso del centro di Battaglia Terme e arriva fin dalle parti della linea ferroviaria Padova-Bologna e del castello del Catajo. I carabinieri hanno confermato che erano a conoscenza dell’attività di selecontrollo in atto a quell’ora in quella zona. Ci siamo rimasti molto male, alcuni di non volevano più andare avanti, superato lo choc abbiamo ripreso il giro, credo che dopo poco sia arrivato il mezzo del Parco Colli a recuperare le due carcasse». La direzione dell’Ente Parco Colli conferma che quella di martedì a Battaglia Terme non era un’azione di bracconaggio e che il selecontrollore che ha sparato alla coppia di daini era autorizzato ad operare nell’area del Ferro di Cavallo. «I daini, alla pari dei cinghiali, sono animali alloctoni per il territorio degli Euganei e dove la loro presenza è numerosa si verificano seri danni all’agricoltura e all’ambiente», affermano all’Ente. «Nella zona dove sono avvenuti gli abbattimenti di martedì il numero è piuttosto elevato. Si tratta di animali che sono scappati dal parco del Castello del Catajo qualche anno fa e che si sono riprodotti non solo in quell’area ma anche in altre zone collinari dei comuni di Battaglia, Montegrotto e Galzignano Terme. Non abbiamo ritenuto di evidenziare con la cartellonistica specifica che era in atto un’attività di selecontrollo perché, come succede spesso, le tabelle vengono rimosse dagli animalisti e dai bracconieri».

I SELECONTROLLORI

Con gli ultimi in possesso di licenza di caccia che hanno ottenuto l’abilitazione, sono ormai un centinaio i cacciatori autorizzati ad operare nel Parco Colli per il controllo della fauna non autoctona. Sopratutto cinghiali e daini. Nelle ultime stagioni sono stati abbattuti più di un centinaio di daini, quasi tutti nella zona del monte Ceva e del monte Novo, tra Battaglia e Montegrotto Terme. I danni maggiori questi mammiferi della famiglia dei cervidi li fanno i maschi adulti con il palco delle corna che usano per spezzare rami e piccole piante di olivo e castano. Sono molto ghiotti d’uva e in questo periodo “vendemmiano” quella dei tralci più alti delle viti, dove i cinghiali non arrivano.

I COMMENTI

Sono in molti a condannare con commenti sul web l’uccisione dei due mammiferi. I messaggi dimostrano che c’è poca informazione su cosa si fa all’interno del Parco Colli per il controllo di questi animali alloctoni che in alcune zone sono diventati un vero problema per gli agricoltori. Per quanto riguarda i daini nel territorio di Battaglia Terme, alcuni anni fa la cattura era stata affidata al Corpo Forestale dello Stato. —
 

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