D’Ambrosio, al via il “processo” «Sono sereno e fiducioso»

Il dirigente della Bassa ascoltato a Venezia in merito al procedimento disciplinare avviato in seguito alle opinioni  espresse su Azzolina 
Lozzo Atestino (PD), 11 giugno 2020. Il preside della scuola “Guido Negri” di Lozzo Atestino, Alfonso D’Agostino, promuove la scuola didattica a distanza. Nella foto: Alfonso D'Ambrosio, preside della scuola nell'aula informatica
Lozzo Atestino (PD), 11 giugno 2020. Il preside della scuola “Guido Negri” di Lozzo Atestino, Alfonso D’Agostino, promuove la scuola didattica a distanza. Nella foto: Alfonso D'Ambrosio, preside della scuola nell'aula informatica

VO’

Il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Lozzo Atestino, Cinto Euganeo e Vo’, Alfonso D’Ambrosio, ieri mattina è stato sentito dalla dottoressa Mirella Nappa dell’Ufficio procedimenti disciplinari di Venezia, in merito al procedimento sanzionatorio aperto nei suoi confronti per alcune frasi sul conto del ministro Lucia Azzolina. Frasi postate sul profilo Facebook del preside e ritenute lesive dell’immagine della responsabile dell’Istruzione che hanno fatto scattare a dicembre l’istruttoria disciplinare.

D’Ambrosio, che era accompagnato dall’avvocato Francesco Bragagni del foro di Roma, alla fine dell’incontro, durato circa 20 minuti, ha preferito non rilasciare dichiarazioni. «Abbiamo presentato delle memorie difensive, sono sereno e fiducioso in una soluzione», si è limitato a dire il dirigente che ha sottolineato che l’incontro si è tenuto alla stessa ora in cui il premier Giuseppe Conte si è recato dal Presidente della Repubblica per rassegnare le dimissioni.

Tra i post incriminati ci sarebbe quello in cui dice che la Azzolina «ci crede nella scuola più di quanti l’hanno preceduta, ma è debole» e che «la scuola ha bisogno di qualcosa che vada ben oltre qualche dichiarazione o annunci via social». D’Ambrosio ha avuto da ridire anche sulla scelta del Ministero di ascoltare una trentina di presidi sul tema dell’emergenza sanitaria e su come impostare il rientro in classe degli alunni.

Il “verdetto” dovrebbe arrivare entro una quindicina di giorni anche se l’Ufficio scolastico regionale ha tempo 120 giorni dall’invio della contestazione (16 dicembre 2020) per pronunciarsi. —

Gianni Biasetto

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