Decreto salva-Rolando La Regione ridà valore al titolo professionale

IL ROLANDO DA PIAZZOLA Riparte con più serenità l’indirizzo «terza area»
IL ROLANDO DA PIAZZOLA Riparte con più serenità l’indirizzo «terza area»
 
PIAZZOLA.
Pronto il decreto regionale salva-Rolando: la giunta veneta non l'ha ancora ratificato, ma c'è già l'impegno dell'assessore ai servizi sociali Remo Sernagiotto.
Le proteste compatte di genitori, insegnanti e amministratori, che a maggio avevano scoperto che il diploma professionale sarebbe diventato carta straccia perché venivano eliminati laboratori-chiave per la validità del titolo di studi, alla fine sono servite a garantire all'indirizzo per i servizi sociali i corsi professionali di terza area che consentono il riconoscimento del diploma.  Il provvedimento regionale ancora non è formalizzato, ma l'assessore regionale Sernagiotto se n'è fatto garante dopo l'incontro a fine luglio con la delegazione padovana promosso dal consigliere Pd Claudio Sinigaglia.  Per gli studenti iscritti al 4º e 5º anno dei corsi di 3ª area, che alternano scuola e lavoro assicurando al termine delle 1.200 ore un diploma spendibile nel mondo dei servizi sociali, la riforma Gelmini equivale a un colpo di spugna che nega ogni validità al titolo di studio.  Proprio in un territorio, l'Alta Padovana, che ha bisogno di figure professionali nelle case di riposo, nei distretti, nei servizi ospedalieri, negli asili e nelle scuole materne. Da qui la protesta dei genitori, che hanno raccolto con quelli della scuola media Belludi circa 1.600 firme, e anche dei parlamentari Antonio De Poli (Udc) e Alessandro Naccarato (Pd).  Le buone notizie sono poi arrivate anche al Belludi: con gli organici di fatto, sono state garantite le 5 prime classi previste. Scongiurati quindi i tagli, che avrebbero comportato classi da 30 alunni; i genitori erano pronti a una class action, cioè un'azione legale collettiva. Infine le primarie: confermato per gli anni prossimi il tempo pieno a Presina e Tremignon, partite lo scorso anno nell'incertezza e corredate da altre centinaia di firme a supporto.  «I risultati sono molto soddisfacenti - ammette l'assessore all'istruzione Alessandro Paiusco - anche se le difficoltà non mancano, come quella di riuscire a programmare e finanziare un buon piano dell'offerta formativa. Ora abbiamo 4 scuole su 5 a tempo pieno, è un'ottima opportunità. C'è il tasto dolente delle scuole d'infanzia parificate, alle prese con serie difficoltà economiche dovute ai ritardi dei trasferimenti regionali. Lì bisognerà cercare una soluzione che consenta di metterle in salvo».

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