Degrado davanti alla Chiesa della Pace a Padova: vestiti stesi e transenne occupate
La situazione, denunciata dai consiglieri Turrin e Tarzia, è stata risolta in poche ore dalla Polizia locale; l’area è interessata dai lavori di trasferimento delle Cucine popolari e dalla ristrutturazione dell’ex canonica

«Altro che città turistica». È il commento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Enrico Turrin alla fila di vestiti stesi ad asciugare sulla balaustra della passerella per le carrozzine e sulle transenne davanti alla chiesa della Pace. Una scena che si presentava ieri mattina ai padovani e ai turisti che andavano verso la vicina stazione. E che però è stata prontamente risolta, nel giro di qualche ora, dagli agenti della polizia locale.
«Vorrei tanto che qualcuno dell’amministrazione comunale spiegasse come sia tollerabile una situazione del genere, tra l’altro davanti al comando della Polizia locale e di numerosi uffici comunali.
Siamo al Tempio della Pace, davanti Palazzo Gozzi, praticamente dove nel giro di un anno verranno trasferite le cucine popolari – accusa Turrin – Mi auguro che dopo aver incatenato per decenni via Tommaseo ad una situazione di perenne degrado, il problema non si sposti semplicemente qui».
All’esponente meloniano si è aggiunto anche il consigliere del gruppo misto Luigi Tarzia: «Come’è possibile un degrado simile in un luogo dove si svolgono anche cerimonie istituzionali», ha commentato. Come detto, dopo poche ore la polizia locale ha ripristinato la normalità: «Ringrazio gli agenti che, anche con l’ausilio delle unità cinofile, son intervenuti per sanare la situazione», ha concluso Turrin.
L’area della chiesa della Pace è interessata in questi mesi da una profonda trasformazione in atto. La ristrutturazione e adeguamento dell’ex canonica della Chiesa della Pace è il primo step degli interventi previsti per il trasloco della Cucine popolari.
La struttura diventerà «stazione di posta», come da progetto della Fondazione Nervo Pasini che ha ricevuto il fabbricato e la proprietà dalla parrocchia del Santissimo nome di Gesù alla Pace in virtù di una convenzione con il Comune, finanziatore dell’operazione con 910 mila euro di fondi Pnrr su 995 totali (i restanti 85 mila arrivano dalle casse della Fondazione). La superficie interessata è di 330 metri quadrati lordi.
Oltre alla mensa per i poveri (che si sposterà dall’attuale sede di via Tommaseo) , ci saranno uffici per operatori ed assistenti sociali, consegna vestiario e ricarica cellulari, mentre al primo piano, con un ingresso indipendente, un poliambulatorio medico per visite specialistiche, consulti medici e diagnostici di base.
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